Napoli città nel caos tra cantieri fantasma ed altri sospesi. Il punto della situazione

28 Dicembre 2020 - 15:01

Napoli città nel caos tra cantieri fantasma ed altri sospesi. Il punto della situazione

Non c’è mai pace (e fine) per i lavori pubblici a Napoli e la città, dopo il Sindaco sospeso, fa i conti anche con i cantieri sospesi.

Come riporta il quotidiano Il Mattino, si allungano, e anche di molto, i tempi per vedere l’area del Molo Beverello restituita alla città. I lavori di riqualificazione dell’area portuale, iniziati lo scorso anno di questi tempi e interrotti poco dopo per il sopraggiungere della pandemia Covid, sono poi ripresi in estate. Ma nemmeno il tempo di riaccendere le ruspe che sono stati poi nuovamente sospesi ad ottobre, quando gli operai hanno rinvenuto i resti dell’antico molo borbonico.

Da allora i lavori sono fermi in quanto si attende una variante al progetto che la Sovrintendenza tarda ad approvare. Quindi l’area, cruciale per lo sviluppo turistico della città in quanto snodo fondamentale per le partenze verso le isole dell’arcipelago campano, che doveva diventare un moderno scalo e dotare la città di una nuova passeggiata a mare, in continuità con l’accesso alla città attraverso la nuova stazione della metropolitana di piazza municipio, è in realtà oggi un immenso acquitrino putrido e fetido.

Dal momento in cui la Sovrintendenza approverà finalmente la variante al progetto del Molo Beverello, ci vorranno circa due anni per vedere alla luce la moderna Stazione Marittima. Pertanto, nella migliore delle ipotesi, ovvero se la Sovrintendenza dovesse far ripartire a breve i lavori, si arriverebbe presumibilmente a inizio 2022 per la fine dei lavori di riqualificazione, considerando che nel frattempo alcune opere sono già state completate (abbattimento delle vecchie biglietterie e scavo per le fondamenta).

Lo stallo in cui versa il Molo Beverello è solo la punta dell’iceberg di un immobilismo che attanaglia la città. Non meno importante, infatti, è la situazione della Galleria Vittoria, interrotta al traffico dalla fine di settembre e i cui lavori di messa in sicurezza in tre mesi non sono mai riusciti a partire. Ad oggi non è ancora dato sapere la data di inizio dei lavori e, di conseguenza, quando la Galleria sarà finalmente riaperta al traffico veicolare. In stand by anche i lavori di Monte Echia che dovrebbero restituire alla città la possibilità di godere di uno dei belvederi più belli del mondo. Anche in questo caso lavori iniziati e poi interrotti, con ripartenza a data da destinarsi.

Senza dimenticare lo stillicidio dei lavori di Via Marina, questi ormai conclusi, che però dovevano durare meno di un anno ma i cui tempi si sono allungati a 5 anni. Ma, come hanno denunciato alcuni consiglieri comunali, l’arteria non è stata riconsegnata alla città in condizioni perfette in quanto non è stato completato l’ultimo tappetino di asfalto definitivo e quindi, a pochi mesi dalla fine dei lavori, già si presentano avvallamenti al manto stradale o tombini traballanti.

E che dire, infine, dei tanti lavori da sempre annunciati e invece mai partiti, come il progetto di riqualificazione del lungomare di Napoli o la ripiantumazione dei parchi e delle strade cittadine. O, ancora, allo stallo in cui versa l’ipogeo di Piazza Plebiscito e il progetto di concessione dei locali situati sotto i porticati della Basilica di San Francesco di Paola in Piazza Plebiscito. Bando pubblicato a febbraio del 2017 su cui poi è calato l’oblio. Progetti, questi ultimi, probabilmente rallentati dal cantiere per i lavori della linea 6 della metropolitana a Piazza del Plebiscito. Anche in questo caso, dopo il ricorso al Tar i lavori sono ripartiti ma dovevano durare circa dieci mesi, ne sono passati ventisei.

Tutti progetti che, se realizzati, avrebbero dato un nuovo volto e nuove opportunità per il rilancio turistico di Napoli nella fase di ripartenza post Covid. Ma, ad oggi, si connotano solo come ennesime occasioni mancate.

  •