Gianni Nazzaro, cantante e attore, che con le sue canzoni romantiche, ha segnato un tratto della musica leggera degli anni 70, è morto oggi al policlinico Gemelli di Roma.
La situazione clinica di Nazzaro è peggiorata in pochi giorni.
«Non è riuscito a superare quest’ultima fase ,spiega Antonio De Luca .
È stato portato in terapia intensiva, ma le metastasi avevano già raggiunto tutto il corpo».
Non è stato il Covid a portare via il cantante napoletano, che aveva anche già completato il ciclo vaccinale.
«Aveva già fatto le due dosi di Pfizer, prosegue il professore , ma purtroppo il tumore l’ha portato via ,in 6 mesi».
In seguito a un tumore ai polmoni, all’età di 72 anni.
La notizia della scomparsa ,
è stata data dalla sua compagna, Nada Ovcina.
Era nato come Giovanni Nazzaro a Napoli il 27 ottobre 1948.
Le sue canzoni romantiche hanno segnato, un tratto della musica leggera degli anni ’70.
Tra queste “Quanto è bella lei”, “L’amore è una colomba”, “Bianchi cristalli sereni”, “Non voglio innamorarmi mai”, “A modo mio” e “In fondo all’anima”.
Nazzaro lascia la compagna Nadia Ovcina, il padre Erminio e i figli Giorgia, David, Mattia e Gianni Junior.
Il debutto artistico avviene nel 1965, con lo pseudonimo di Buddy, imitando con successo le voci di Bobby Solo.
Adriano Celentano, Gianni Morandi e altri artisti in incisioni discografiche di secondo piano.
Nel 1967 partecipa al Festival di Napoli con il brano, “Sulo ppe mme e ppe te”, non accedendo , però alla finale.
Finito questo periodo pionieristico, si fa notare a “Un disco per l’estate” del 1968 con il brano “Solo noi”.
L’anno successivo partecipa con “Incontri d’estate” al Cantagiro.
Vince il Festival di Napoli 1970 con “Me chiamme ammore”.
Si classifica al primo posto, ad “Un disco per l’estate” 1972 con “Quanto è bella lei”, forse il suo più grande successo, e due anni dopo con “Questo sì che è amore”.
Nel 1987 Gianni Nazzoro ha tentato di partecipare al Festival di Sanremo,
ma il brano da lui proposto, “Perdere l’amore”, viene scartato alle selezioni.
Ironia della sorte, lo stesso brano viene ripresentato l’anno successivo,
da Massimo Ranieri, e questa volta non solo viene selezionato, ma addirittura vincerà la manifestazione.