48enne muore per un intervento di routine a Bologna. Indagati i due chirurghi. La vittima aveva subito una laparoscopia al fegato. Si attendono gli esiti dell’autopsia.
Seguici: https://whatsapp.com/channel/0029Va98j39A2pLCrvzsr50C
48enne muore per un intervento di routine a Bologna. Barbara Bassi, 48 anni, medico legale in servizio all’ospedale Maggiore di Bologna, è morta durante un’operazione che non avrebbe dovuto presentare particolari complicazioni. Per il suo decesso, avvenuto lo scorso 17 ottobre nella stessa struttura in cui lavorava, due chirurghi sono ora indagati per omicidio colposo.
L’intervento, programmato per la rimozione laparoscopica di una cisti epatica, avrebbe dovuto essere di lieve complessità. In realtà però qualcosa è andato storto. Secondo i primi accertamenti, la dottoressa sarebbe morta per shock emorragico causato dalla rottura di una vena, ma solo l’autopsia potrà chiarire con precisione le cause e le eventuali responsabilità.
La famiglia di Bassi, assistita dall’avvocata Chiara Rinaldi, ha sporto denuncia ai carabinieri di San Lazzaro. La legale ha nominato come consulente di parte la dottoressa Donatella Fedeli, mentre anche i due medici indagati potranno affidarsi a propri esperti. Intanto la polizia giudiziaria ha sequestrato la cartella clinica e tutta la documentazione sanitaria.
Secondo quanto ricostruito, la dottoressa avrebbe dovuto sottoporsi a una colecistectomia per la rimozione dei calcoli, ma prima dell’intervento sarebbe stata individuata una grossa cisti al fegato. Uno dei due chirurghi, appartenente a un’unità interdipartimentale del Maggiore collegata al Sant’Orsola, avrebbe deciso di procedere alla rimozione in laparoscopia. Pochi istanti dopo, le condizioni della paziente si sono aggravate irrimediabilmente.
Fonte: Fanpage
Leggi anche:
https://retenews24.net/furto-al-louvre-cinque-nuovi-arresti-ma-i-gioielli-restano-scomparsi-uid-47/