Muore di infarto dopo aver corso una maratona: l’atletica in lutto per il keniano Kipsang

25 Febbraio 2024 - 19:27

Muore di infarto dopo aver corso una maratona: l’atletica in lutto per il keniano Kipsang

L’atletica mondiale piange un’altra vittima. Si tratta di Charles Kipsang Kipkorir, maratoneta keniano di 33 anni. Kipsang è morto sabato in Camerun, dopo aver partecipato a una corsa in montagna.

La notizia è stata data dalla federazione keniana di atletica. “L’Atletica Kenya conferma che Charles Kipsang Kipkorir è morto sabato in Camerun dopo aver preso parte ad una corsa in montagna. Come federazione, vorremmo cogliere l’occasione per esprimere le nostre condoglianze alla famiglia di Kipsang durante questo momento difficile” ha scritto in una nota.

Kipsang era nato il 6 giugno 1991 a Koibatek, nella regione del Baringo. Era uno dei migliori corridori del suo Paese, specializzato nelle lunghe distanze. Sabato aveva partecipato alla Mount Camerun Race, una maratona in altura di 39 km.

Per tutta la gara, Kipsang era stato in testa al gruppo. Ma nel finale, aveva avuto un malore improvviso. Aveva sentito forti dolori e si era fermato per qualche minuto. Poi aveva ripreso a correre e aveva tagliato il traguardo al 16° posto.

Appena arrivato, però, era collassato a terra. Era stato colpito da un arresto cardiaco, secondo i media camerunensi. Era stato soccorso sul posto e portato in ospedale. Ma i medici non avevano potuto salvarlo. Era morto poco dopo.

È un dramma per l’atletica e per il Kenya. Solo dieci giorni prima, il Paese africano aveva perso un altro suo campione. Si trattava di Kelvin Kiptum, primatista mondiale della maratona. Kiptum era morto a 24 anni in un incidente stradale.

Ora il Kenya deve piangere un altro dei suoi atleti più in vista. Kipsang era un corridore di talento e di esperienza. Aveva partecipato a diverse gare internazionali, tra cui la maratona di Parigi nel 2019. Aveva anche vinto la maratona di Beirut nel 2018.

La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo dell’atletica. Tutti lo ricordano come un atleta generoso e appassionato. Un esempio di dedizione e di coraggio. Un uomo che ha amato la vita e lo sport fino all’ultimo respiro.

Fonte: Fanpage

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