Aveva giocato per le giovanili di Torino e Trapani, il suo sogno è sempre stato quello di diventare un calciatore di Serie A. Le sue ambizioni però si sono infrante nella notte del 20 dicembre, quando durante una rissa avvenuta in una discoteca, Rosolino Celesia, questo il nome del ragazzo, è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco.
Siamo a Palermo, abbiamo di fronte un altro episodio di movida violenta. Il giovane era in una fase di riscostruzione delle proprie priorità, quando trovandosi in una discoteca è iniziata una discussione. Poco tempo, la rissa è sfociata in una sparatoria in cui è stato colpito per ben due volte. In seguito è stato trasportato d’urgenza in ospedale da un conoscente. Il calvario è durato poco però, Rosolino è morto successivamente il ricovero in ospedale.
Il ragazzo sognava di giocare a calcio nella sua vita. Sognava la Serie A, ma all’età di 20 anni aveva deciso di appendere gli scarpini al chiodo dopo una vita trascorsa tra le scuole calcio di Palermo e un periodo di trafila in alcune giovanili. Torino e Trapani, queste furono le squadre professionistiche di cui Rosolino Celesia vestì la maglia. Infatti, dopo due anni da attaccante nel Trapani, venne chiamato dal Torino nell’under 17. Il ragazzo accettò ma poco dopo tornò a Palermo, disputando poi vari campionati in Serie D. Arrivando a poco tempo fa, quando decise di smettere con lo sport per dedicarsi ad altro.
Rosolino, inoltre, era il figlio di un ex consigliere della sesta circoscrizione comunale di Palermo, Gianni Celesia, conosciuto anche per essere un popolare cantante neomelodico. Noto soprattutto in città e nel quartiere del Cep dove viveva con suo figlio.
Fonte: Fanpage.it