Motivi passionali dietro l’efferato omicidio dello chef sardo. Lui e l’assassino si contendevano la stessa donna

29 Ottobre 2021 - 12:49

Motivi passionali dietro l’efferato omicidio dello chef sardo. Lui e l’assassino si contendevano la stessa donna

Ha confessato Angelo Brancasi,
43 anni, panettiere ,di Sant’Anna Arresi, ma residente a Teulada.

Ora in carcere, a Uta (Cagliari),
per l’omicidio di Alessio Madeddu,
lo chef di 52 anni, trovato morto,
ieri mattina davanti al suo ristorante di Teulada, (Sud Sardegna) ‘Sabor’e mari’, a Porto Budello.

Sentito ieri sera, dagli inquirenti, Brancasi, difeso dall’avvocato Roberto Zanda, ha ammesso ,subito di aver ucciso il titolare del ristorante ,
per ragioni passionali e di essersi pentito.

I due si conoscevano bene e si contendevano una donna.

Ieri il panettiere ,si è presentato
a Porto Budello: aveva con sé ,
un’arma da taglio, ma non aveva intenzione di uccidere.

Lo chef era agli arresti domiciliari dopo una condanna, a marzo, per aver aggredito con una ruspa ,
una pattuglia di carabinieri, che gli aveva ritirato la patente dopo il suo rifiuto di sottoporsi all’alcoltest ,
nel novembre 2020.

Il dialogo fra i due, all’inizio,
si è svolto in un clima tranquillo,
ma poi la situazione è degenerata.

Brancasi si è sentito provocato e ha aggredito, fuori dal locale, Madeddu,
il quale ,non si aspettava affatto
la reazione violenta del panettiere.

Lo chef è stato ferito a morte ,
con un coltello e altri oggetti contundenti e ha provato, invano,
a difendersi con un’accetta.

Ha anche lanciato un oggetto contro l’auto di Brancasi, danneggiandola.
La macchina è ora sotto sequestro.

I carabinieri hanno trovato una serie di riscontri, anche grazie alle immagini della videosorveglianza.

Poi è arrivata al confessione del panettiere.