Ha confessato Angelo Brancasi,
43 anni, panettiere ,di Sant’Anna Arresi, ma residente a Teulada.
Ora in carcere, a Uta (Cagliari),
per l’omicidio di Alessio Madeddu,
lo chef di 52 anni, trovato morto,
ieri mattina davanti al suo ristorante di Teulada, (Sud Sardegna) ‘Sabor’e mari’, a Porto Budello.
Sentito ieri sera, dagli inquirenti, Brancasi, difeso dall’avvocato Roberto Zanda, ha ammesso ,subito di aver ucciso il titolare del ristorante ,
per ragioni passionali e di essersi pentito.
I due si conoscevano bene e si contendevano una donna.
Ieri il panettiere ,si è presentato
a Porto Budello: aveva con sé ,
un’arma da taglio, ma non aveva intenzione di uccidere.
Lo chef era agli arresti domiciliari dopo una condanna, a marzo, per aver aggredito con una ruspa ,
una pattuglia di carabinieri, che gli aveva ritirato la patente dopo il suo rifiuto di sottoporsi all’alcoltest ,
nel novembre 2020.
Il dialogo fra i due, all’inizio,
si è svolto in un clima tranquillo,
ma poi la situazione è degenerata.
Brancasi si è sentito provocato e ha aggredito, fuori dal locale, Madeddu,
il quale ,non si aspettava affatto
la reazione violenta del panettiere.
Lo chef è stato ferito a morte ,
con un coltello e altri oggetti contundenti e ha provato, invano,
a difendersi con un’accetta.
Ha anche lanciato un oggetto contro l’auto di Brancasi, danneggiandola.
La macchina è ora sotto sequestro.
I carabinieri hanno trovato una serie di riscontri, anche grazie alle immagini della videosorveglianza.
Poi è arrivata al confessione del panettiere.