È morto a soli 27 anni, il giovanissimo è stimato poeta Lorenzo Pataro. Autore di due raccolte poetiche, si stava facendo strada nel mondo poetico, con la sua voce unica e malinconica.
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È morto improvvisamente, a soli 27 anni, il giovane poeta Lorenzo Pataro. Nato a Castrovillari nel 1998, rappresentava uno dei volti emergenti della poesia italiana contemporanea. Dotato di enorme eclettismo, sia critico che letterario, aveva già pubblicato due raccolte di poesia e con l’ultima “Amuleti” era risultato anche semifinalista al Premio Strega di Poesia.
Collaborava attivamente con le più importanti riviste di poesia italiane e scriveva per Il Foglio. Suoi versi sono stati pubblicati su Il Manifesto, su Repubblica, sul Corriere della Sera.
Coloro che lo hanno conosciuto sottolineano la sua solarità ed il suo profondo acume nell’interrogarsi sull’esistenza e sui modi d’essere al mondo. Numerosissimi, infatti, sono stati i post di cordoglio per la morta prematura di un poeta tanto giovane. Così come numerosi sono stati i contributi della comunità letteraria che si è stretta in questo dolore.
Aveva raggiunto la val Camonica in compagnia del padre, a cui va il mio grande e affettuoso abbraccio – ha detto il poeta, scrittore ed ex docente Giuseppe Grattacaso, che era in giuria nell’ultima edizione del Pontedilegno Poesia, organizzato tutti gli anni nella località bresciana -. La sua scomparsa getta tutti coloro che lo hanno conosciuto in un profondo dolore. Lo ricordo con grandissimo affetto e con amore per i suoi versi. Ho scritto del suo bel libro Amuleti (poesie legate alla sua terra e alla memoria di luoghi e persone) e gli ho chiesto di collaborare all’annuario di poesia I Limoni. Le sue recensioni usciranno sul volume ora in stampa».
Fonte: Il Messaggero
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