L’ex attore Paolo Calissano, 54 anni è stato trovato morto sul letto del suo appartamento a Roma. Sul comodino aveva due scatole di psicofarmaci. Le pillole erano a terra, altre sparse in cucina.
Da molti mesi era in cura per una forte depressione. E molto probabilmente ha perso la vita per aver assunto un mix letale di quei farmaci. È questa l’ipotesi sulla
quale stanno lavorando i carabinieri che ritengono che Calissano possa aver assunto volontariamente i medicinali ed essersi tolto la vita. Sul corpo non ci sono segni evidenti di violenza e la casa era in ordine.
A dare l’allarme è stata la compagna che non avendo sue notizie, preoccupata, ha avvisato le forze dell’ordine. Calissano non rispondeva al cellulare, che dopo alcune ore ha anche smesso di suonare.
In casa sembrava non esserci nulla fuori posto: finestre sbarrate, porta chiusa a doppia mandata, non aveva lasciato tracce, non aveva avvisato amici, parenti. Nessun messaggio, neanche una telefonata.
Nessuno lo sentiva da diversi giorni. La compagna ha provato a contattarlo tutta la giornata senza riuscirci. Ieri notte dopo le 23 la tragica scoperta. Per Calissano non c’è stato nulla da fare.
L’ex attore era caduto in rovina dopo le vicende giudiziarie che lo hanno travolto nel 2005 quando fu arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti e per la morte di una ballerina
brasiliana di 31 anni, madre di due figli, stroncata da un infarto dopo l’assunzione di una dose di cocaina presa nella casa dell’attore, che all’epoca dei fatti viveva a Genova.
La salma è stata sequestrata ed è stata disposta l’autopsia che chiarirà le cause della morte.