Morbillo, casi aumentati in Europa saliti di 60 volte tra il 2022 e il 2023

23 Aprile 2024 - 7:54

Morbillo, casi aumentati in Europa saliti di 60 volte tra il 2022 e il 2023

In una dichiarazione congiunta della Commissione europea, dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Unicef in occasione della European

immunization week 2024 (21-27 aprile), si legge che, nel 2023, il numero di casi di morbillo in Europa è aumentato di 60 volte rispetto al 2022. La crescita dei

casi è la conseguenza del fatto che “negli ultimi tre anni più di 1,8 milioni di bambini nella regione europea dell’Oms non hanno potuto vaccinarsi contro

il morbillo”. Le tre istituzioni sottolineano quindi: “La nostra determinazione a garantire i benefici della vaccinazione a tutti e ovunque non deve vacillare”.

“L’istituzione del Programma ampliato di immunizzazione (EPI), 50 anni fa, ha rappresentato un momento cruciale nella storia della salute

pubblica e ha salvato milioni di vite a livello globale ogni anno. Nel 1974, solo il 5% dei bambini del mondo era stato vaccinato contro difterite, tetano e

pertosse. Oggi questa percentuale è salita a quasi l’85% dei bambini nel mondo e al 94% nella regione europea dell’OMS. Dopo essere praticamente sparito durante la

pandemia, dall’autunno dello scorso anno a Milano è tornato il morbillo. Da settembre 2023 a marzo 2024, secondo un’analisi pubblicata su Eurosurveillance,

rivista dello European Centre for Disease Prevention and Control, sono stati registrati 30 casi di infezione di morbillo, più di un terzo di tutti i casi registrati da

agosto 2019 ad agosto 2023. Tredici dei casi sono stati confermati dalle analisi. Per otto di loro è stato necessario il ricovero. Secondo la ricerca,

coordinata dall’Università degli Studi di Milano, la gran parte delle persone infettate sono adulte (con un’età media di 33 anni) e la maggioranza delle

infezioni è correlata a viaggi all’estero (Indonesia, Malesia, India, Uzbekistan, Thailandia). Non mancano però i casi autoctoni. Due, in particolare,

sono stati confermati e le analisi genetiche hanno mostrato che i due pazienti sono stati infettati dallo stesso ceppo del virus del morbillo. Nonostante ciò,

tra i due casi non è stato rilevato nessun collegamento epidemiologico: ciò “suggerisce la presenza di casi non riportati”, sottolineano i ricercatori. Fonte tgcom24.