Ponte Morandi: parla prof Cosenza. “Sono indignato!Rifarlo è uno spreco

8 Settembre 2018 - 15:09

Ponte Morandi: parla prof Cosenza. “Sono indignato!Rifarlo è uno spreco

Edoardo Cosenza . Presidente dell’ordine degli ingegneri di Napoli, un curriculum di tutto rispetto quello del prof. COSENZA ricercatore, professore associato ed ordinario, esperto in edilizia delle costruzioni e membro della commissione grandi rischi Proprio non ci sta!

Il prof.Cosenza si dice indignato per quanto sta succedendo in merito alla vicenda del ponte Morandi di Genova.
In un post su Facebook preso dalla sua pagina e che riportiamo di seguito integralmente il prof. non si spiega come sia possibile che si possa solo pensare alla demolizione totale del ponte Morandi, come si possa solo pensare al rifacimento di una tale struttura, quando con costi molto ridotti si potrebbe ricostruire solo quanto necessario e ripristinare e rinforzare le parti esistenti. Le fondamenta ad esempio, che sono rimaste intatte e che camperebbero altri 1000 anni.

Spiega Cosenza

Le fondazioni già ci sono e non hanno mai dato problemi, le parti in cemento armato sono in buone condizioni e ripristinare il calcestruzzo corticale con calcestruzzi ad alte prestazioni ed anche eventualmente fasciarle con materiali moderni come le fibre di carbonio è semplice ed economico. Gli stralli sono stati già sostituiti.
Rimarrebbe un grande simbolo dell’ingegneria italiana, perché il Ponte Morandi è, e rimane, su tutti i libri mondiali della Storia dei Ponti. Avrebbe una nuova vita e in tempi molto, ma molto più brevi di quelli necessari, per abbattere e rifare, partendo dalle autorizzazioni, per poi creare nuove fondazioni e così via.
Mi spiego: come mia opinione, ci sarebbe risparmio di tempo, di soldi, e rimarrebbe un simbolo alla memoria ma completamente aggiornato al 2018. Ma, ripeto, francamente non vedo margini, perché vi è ancora troppa emotività per un ragionamento così pragmatico.
Non si spiega invece come sia possibile, con tutto il rispetto per Renzo Piano, pensare di fare tutto con l’acciaio, che richiede molta più manutenzione.
Infine si parla di regalo del progetto, dice Cosenza, ma sarà proprio così???

Ecco il suo post :
Questa storia del regalo del progetto del ponte di Renzo Piano mi indigna.

Non mi indigno tanto perche si fa strage del codice degli appalti e dei servizi. Per questo motivo si dovrebbero indignare le Amministrazioni che sono costrette a fare le gare per toner e carta da scrivere ed i professori di Diritto Amministrativo. Naturalmente come Presidente di un Ordine professionale sono molto perplesso, ma ne parleremo – spero a breve – in altra sede.

Non mi indigno tanto perché si sceglie a priori un materiale strutturale (Acciaio). Fra l’altro un materiale che richiede molta più manutenzione. Si dovrebbero indignare le industrie delle costruzioni, i Professori di diritto comunitario, l’Europa della libera concorrenza. E fra l’altro so che è una finzione perché la soletta, le pile e le fondazioni saranno in cemento armato. Naturalmente in cemento armato sono anche le gallerie che si percorrono prima e dopo.

Non mi indigno tanto perché prima si presenta un modellino con un numero di pile tale da rendere il progetto praticamente l’esercitazione che fanno i miei studenti. Senza esaminare la convenienza di salvare almeno in parte la realizzazione di Morandi. E poi si presenta un modello, a scala maggiore, assolutamente instabile tanto da cedere durante la presentazione pubblica. Mi ero già indignato quando si disse dei 10 interventi di edifici dopo il terremoto di Amatrice, che sarebbero stati rappresentativi di tutte le tipologie italiane ed erano interventi che sarebbero stati realizzati senza fastidi agli abitanti. E sono ancora indignato perché non si è fatto nulla, perché furono spesi tanti soldi inutilmente e sono indignato perché gli italiani non se ne ricordano.

Mi indigno invece per questa storia del regalo. Regalo a chi, a Autostrade che è l’unico soggetto che non ha problemi economici? E se poi scopre che la dizione “regalo dell’idea progettuale” vuol dire che poi invece il progetto vero e proprio viene pagato, spero che si indignino tutti gli italiani. Regalo vuol dire regalo, neanche le spese dello studio devono esserci. E soprattutto, regalo a chi?

Voglio proprio vedere come va a finire questa storia. Nulla toglie al grande Architetto famoso in tutto il mondo, ci mancherebbe, quello di buono che ha fatto è visibile, ma per adesso sono indignato.

Adesso penserete, ma perché questo prof Cosenza si espone tanto?

Semplice: perché oltre ad essere indignato, il prof Cosenza è un uomo libero, libero di dire quello che pensa. E lo dice.