Monia tace davanti ai giudici dopo l’accusa di aver soffocato e ucciso i figli: ci aveva già provato in ospedale

7 Novembre 2023 - 15:54

Monia tace davanti ai giudici dopo l’accusa di aver soffocato e ucciso i figli: ci aveva già provato in ospedale

Monia Bortolotti, 27 anni, è accusata di aver ucciso i suoi due figli di quattro e due mesi. Entrambi sono morti per asfissia a distanza di un anno. La donna si trova all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Qui il giudice l’ha interrogata, ma ha preferito non rispondere.

Il primo caso risale al 25 ottobre 2022. Il figlio più piccolo, Mattia, l’avevano ricoverato per 33 giorni nel reparto di Patologia neonatale. Durante il ricovero, la madre lo avrebbe stretto con forza per farlo smettere di piangere. Una morsa che gli avrebbe quasi tolto il respiro. A salvarlo sarebbe stata un’infermiera, che aveva segnalato l’accaduto ai suoi superiori.

Dopo l’episodio, avevano richiesto una visita da uno psicologo e da uno psichiatra. Nessuno dei due avrebbe riscontrato patologie psichiatriche nella madre, ma avrebbero consigliato alla famiglia di non lasciarla sola con il bambino. Inoltre, sarebbero stati attivati i servizi sociali. L’ospedale ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile per garantire le cure e la protezione al piccolo.

La bugia e la morte I parenti avrebbero seguito il suggerimento degli psicologi e non avrebbero quasi mai lasciato sola la donna. Tuttavia, il giorno della morte di Mattia, la madre avrebbe raccontato una bugia. Avrebbe detto che sarebbe arrivata un’amica, ma non ci sono prove di questo appuntamento. Così, la donna sarebbe rimasta sola con il bambino, che poi è morto soffocato.

Il secondo caso è avvenuto il 18 novembre 2023. Il figlio più grande, Luca, era nato prematuro e aveva bisogno di cure particolari. La madre lo avrebbe soffocato con un cuscino mentre dormiva nella sua culla. Poi avrebbe chiamato il 118, ma i soccorsi non sono riusciti a rianimarlo.

I vicini di casa hanno raccontato di aver sentito delle urla provenire dall’appartamento della famiglia. Hanno detto che la madre era sempre nervosa e agitata, e che il padre era spesso assente per lavoro. Hanno anche riferito che i bambini piangevano molto e che la donna li sgridava.

Dopo la morte di Luca, Monia è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario. Il padre ha detto di non credere alla colpevolezza della moglie, e di averla sempre vista amorevole con i figli. La donna è stata poi trasferita all’ospedale, dove è sotto sorveglianza perché potrebbe compiere gesti autolesionistici.

Il 20 novembre 2023, hanno interrogato la madre per le indagini preliminari. La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere, e non ha fornito alcuna spiegazione sui fatti. Il giudice ha confermato la misura cautelare in carcere, ma ha disposto il ricovero ospedaliero.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire le circostanze e i moventi dei due delitti. Gli inquirenti non escludono che la madre possa soffrire di una forma di depressione post-partum, che potrebbe aver alterato il rapporto di Monia con i figli. Altre ipotesi sono legate a problemi economici o familiari. Si attendono gli esiti degli esami tossicologici e psichiatrici.

Fonte: Fanpage

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