Il Tar di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orso MJ5, mantenendo solo quella di cattura.
La notizia è stata data da Gian Marco Prampolini, presidente di Leal – Lega Antivivisezionista, che ha dichiarato soddisfazione per la decisione del tribunale.
Leal ha anche contestato i criteri utilizzati per valutare la pericolosità degli orsi, accusando spesso escursionisti, curiosi, cacciatori e bracconieri di disturbare gli animali.
Inoltre, l’associazione ha sottolineato che non è chiaro se l’orso MJ5 abbia veramente aggredito l’uomo in Val di Rabbi e ha suggerito che il cane potrebbe aver innescato la reazione dell’animale.
Questo provvedimento arriva dopo la morte del giovane Andrea Papi a causa dell’orsa Jj4 e l’attesa di una decisione sull’abbattimento dell’animale.
L’orso MJ5, di 18 anni, figlio dei due esemplari del progetto Life Ursus in Trentino, non aveva mai mostrato segni di aggressività in passato.
In sintesi la decisione del Tar di Trento di sospendere l’ordinanza di abbattimento dell’orso MJ5 è stata accolta con soddisfazione dall’associazione Leal.
Si contestano i criteri utilizzati per valutare la pericolosità degli orsi e si sottolinea che non è ancora chiaro se l’orso MJ5 abbia realmente aggredito l’uomo in Val di Rabbi.
È importante ricordare che la convivenza con questi animali selvatici è un tema complesso e delicato, che richiede la massima attenzione e prudenza da tutte le parti coinvolte.
La ricerca di soluzioni a lungo termine, basate sul rispetto della natura e degli equilibri ambientali, deve essere la priorità, per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela delle specie animali.
Fonte: fanpage
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