Emergono altri particolari da brivido dal racconto della ragazza.
«Mia madre è morta recentemente, credo la settimana scorsa. È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino ed io ho assistito.
Eravamo in cucina, mia madre era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre.
La torturavano a turno, sia Sabrina che Massimo. Le passavano l’asciugacapelli con la massima temperatura in un punto del corpo, con la padella la colpivano sulla schiena.
Hanno anche riscaldato la pinza per il camino con il fuoco e gliela hanno messa addosso. Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi, capendo che la cosa non fosse normale».
I delitti sono stati commessi dal padre Giovanni Barreca e da una coppia di amici, Massimo Carandente e Sabrina Fina.
La ragazza e i tre adulti, fanatici religiosi, sono in carcere. «Io infatti ho detto a Kevin che volevo andarmene di casa.
Mia madre mi diceva di chiamare i carabinieri, ma io per paura di essere torturata non l’ho fatto.
Mentre la torturavano le dicevano che era un demone. Questo fatto è avvenuto qualche giorno fa. Mia madre è morta il 9 febbraio.
Sabrina e Massimo mi hanno detto che ha avuto un infarto, mentre si trovava distesa a terra in cucina.
La tortura che ho raccontato è stato qualche giorno prima, credo il giorno prima. – spiega – Volevano farla cremare, l’hanno messa su delle tavole di legno e l’hanno portata nella parte sopra la mia casa, un terreno in salita, e l’hanno seppellita li, precisamente vicino ad una cascina.
Hanno scavato la buca con piccone e pala, mio padre li aveva perché ogni tanto scavava buche.
La buca l’hanno scavata mio padre e Kevin, e sempre loro l’hanno messa nella buca.
Sabrina e Massimo guardavano, e dicevano di portare li tutte le cose di mia madre e metterle nel pozzo.
Erano ad esempio tazze da collezione, attrezzi da cucina che dicevano fossero maledetti, alcune bomboniere.
Poi hanno coperto e dato fuoco a tutto, compresa mia madre. Questo è avvenuto venerdì, mattina, tempo di fare tutto si è fatto venerdì pomeriggio»
Adesso sono tutti in carcere con l’accusa di omicidio plurimo, e soppressione di cadavere.
La ragazza, dopo avere chiesto di poter vedere il padre, ha cominciato a parlare lasciando senza fiato i magistrati del tribunale dei minorenni.
Le sue dichiarazioni, in cui confessa di avere partecipato attivamente al massacro, sono una galleria interminabile di violenze.
Tutte riscontrate dai periti dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo: sui corpi delle vittime i segni evidenti di bruciature e maltrattamenti di ogni genere con attrezzi come l’attizzatoio di un camino, fili elettrici e altri utensili.
Chi era entrato per primo in quella casa aveva parlato di una scena raccapricciante.
Una visione sconvolgente confermata anche dalle parole del procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio nel corso della conferenza stampa ha detto: «In tanti anni di carriera non ho mai visto nulla di più orribile».
L’autopsia sui corpi martoriati dei due fratellini si è conclusa ieri sera.
Per quanto riguarda i resti della mamma, si dovranno attendere ancora l’esame del dna e tutta una serie di indagini sulle ossa trovate seppellite e bruciate a poca distanza dalla villa degli orrori.
Per stabilire invece le cause esatte che hanno provocato il decesso (gli investigatori hanno parlato di strangolamento o soffocamento) saranno necessari esami più approfonditi.
I periti dovranno consegnare la loro relazione entro 90 giorni.
I messaggi shock del figlio 16enne agli amici prima di essere ucciso dal padre:
“Te la faccio in breve: nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e c’entra il mondo spirituale e ora sono venuti due Fratelli di Dio e stanno liberando mia madre e mio fratello che hanno dei demoni molto maligni addosso“.
Così il 4 febbraio il 16enne Kevin al suo migliore amico.
E ancora: “La mia famiglia si sta distruggendo per colpa della mia indifferenza, io scappo sempre da casa mia per stare con voi e svagarmi perché io in questa casa non sento pace”.
Dai messaggi emerge che l’adolescente, plagiato dal padre, aveva inteso che qualcosa non andasse nella sua famiglia.
Non pensava però che una settimana dopo sarebbe stato ucciso assieme alla madre e al fratellino.
“Il diavolo si sta mangiando la mia famiglia”
“Per colpa di questo atteggiamento il diavolo si sta mangiando la mia famiglia – scriveva sempre Kevin -.
So che può sembrare strano. Ma ti assicuro che è tutto vero… Ieri mio fratello e mia madre erano posseduti e dicevano cose spaventosissime.
Un bambino di 5 anni che ti dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci e ucciderci uno ad uno. Come te lo spieghi?”.