“Mio marito lavora a nero e prende il reddito di cittadinanza”: la Guardia di Finanza pronta a intervenire dopo la dichiarazione choc su TikTok

4 Febbraio 2021 - 12:33

“Mio marito lavora a nero e prende il reddito di cittadinanza”: la Guardia di Finanza pronta a intervenire dopo la dichiarazione choc su TikTok

Una dichiarazione assolutamente scioccante fatta sulla piattaforma di TikTok sta facendo il giro del web, suscitando una vera e propria ondata di sdegno e riprovazione popolare.

“Mio marito lavora a nero e prende il reddito di cittadinanza”: sono queste le parole clamorose, pronunciate da una signora napoletana, che hanno fatto indignare il popolo del web.

Il video clamoroso

La donna prosegue nelle sue dichiarazioni, affermando: “Lo metto a quel posto allo Stato. Mio marito lavora a nero e prende pure il reddito di cittadinanza”. Invita anche gli altri a seguire l’esempio: “Fatelo tutti“.

Le parole sono diventate virali sul web, ma hanno catturato anche l’attenzione di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale.

Anche Borrelli, infatti, ha pubblicato il video scandaloso sulla propria pagina Facebook, per sottoporlo all’attenzione delle autorità competenti.

La donna lancia una vera e propria sfida al governo, che peraltro sta affrontando un momento di estrema crisi e difficoltà crescente. «Si è vero, mio marito lavora in nero e prende pure il reddito di cittadinanza. Qualche problema? Io ho le capacità, lo sto mettendo a quel servizio al Governo, fatelo anche voi».

Le indagini

Borrelli, inoltre, provvede a segnalare il filmato in questione alla Guardia di Finanza. Dichiara: “Abbiamo chiesto verifica alla Guardia di Finanza”.

L’evento, infatti, è assolutamente inaccettabile. Anche Gianni Simioli, conduttore radiofonico, condanna apertamente quelle parole e soprattutto quelle azioni: “Tanta rabbia nel vedere che certa gente che vive nell’illegalità sottrae una risorsa pensata per i più deboli”.

Commentando la situazione con il consigliere, afferma: “Siamo inorriditi ma non certo sorpresi, è una situazione che conoscevamo già e che denunciamo da tempo”.

Tolleranza zero

Un problema di vecchia data, ma che non smette di fare arrabbiare le persone oneste che fanno il proprio lavoro. “Ci fa davvero tanta rabbia vedere come delle persone che preferiscono continuare vivere nell’illegalità, perché per loro è più comodo invece che tentare di diventare onesti, togliere delle risorse che sono state pensate per aiutare i bisognosi, le persone in difficoltà, per questo questi soggetti devono essere puniti con pene severe“.

Non dimentichiamo che il reddito di cittadinanza è una risorsa pensata per aiutare persone in difficoltà. Tali persone, invece, vengono gravemente danneggiate da atteggiamenti simili, per i quali è necessaria – concludono – “tolleranza zero“.

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