Dopo la gaffe, le scuse. Il caso “scuola in un appartamento a Scampia” citato – e poi ritrattato – dalla ministra Lucia Azzolina in conferenza stampa si chiude con una telefonata e con l’invito, accettato, a recarsi a Scampia per incontrare i dirigenti scolastici e i docenti del territorio. “Ho sentito telefonicamente il Ministro Lucia Azzolina e il sottosegretario Peppe De Cristofaro. Nei prossimi giorni verranno in visita a Scampia e potremo confrontarci su diversi temi, come la creazione di un Polo della Formazione per un rilancio di Napoli, che permetta l’incontro tra le eccellenze del territorio, non solo della Municipalitá e i player nazionali per dare opportunità di lavoro”. A ricordarlo il presidente dell’ottava Municipalità di Napoli, Apostolos Paipais, che nelle scorse ore aveva stigmatizzato la frase infelice del Ministero dell’Istruzione.
“Nel Paese ci sono 40mila edifici scolastici, 8mila autonomie scolastiche, ho scuole in appartamento a Scampia e poi ho scuole in palazzi dell’800 – aveva detto il ministro – si deve rispondere e dare soluzioni ad ogni singola realtà. Non si può fare scuola in un appartamento. Sognamo una scuola dove si innestano dei soldi e che si possa migliorare”. E il premier Giuseppe Conte aveva aggiunto: «Cerchiamo di accettare questa sfida, a Scampia una scuola come si deve, dobbiamo assolutamente tentare di offrire ai ragazzi del quartiere Scampia una scuola migliore, visto che mi hai parlato di questo istituto in un appartamento”.
Gaffe su gaffe che non sono piaciute al presidente Paipais, secondo cui “parlare di Scampia come se fosse il male assoluto o perché magari si guardano le serie come Gomorra, ma bisogna parlare anche di tutto quello che con difficoltà si fa sul territorio, non solo su quello di Scampia: dobbiamo ricordare che Scampia fa parte di un Municipio fatto di 4 quartieri, il cui totale fa circa 100mila abitanti. In questi territori complessi ci sono tante eccellenze”.
Una presa di posizione netta, che ha indotto nella serata di ieri, il Miur a rettificare la frase del Ministro su Scampia. “L’esempio citato durante la conferenza stampa di oggi in merito ad un istituto scolastico di Scampia, dove si farebbero lezioni in appartamento, non era corretto. Si tratta invece di situazioni esistenti, ma in altri territori della stessa provincia, ad alta densità abitativa, e in altre aree del Paese. Una precisazione dovuta per correttezza nei confronti della comunità’ scolastica e della municipalità di Scampia”.
Oggi torna il sereno e la Ministra Azzolina annuncia che nei prossimi giorni sarà a Scampia, per incontrare il presidente dell’ottava municipalità e i dirigenti scolastici. “Mi ha detto – ricorda Paipais – che è dispiaciuta di quanto accaduto e si è scusata per l’errore. Io le ho spiegato che le scuse vanno rivolte a tutta la comunità educante. E’ uno scivolone che fa riflettere. Sono stati tantissimi i dirigenti scolastici e i docenti che mi hanno contattato, ringraziandomi per la mia presa di posizione. Ho voluto quindi ribaltare la situazione in positivo e l’ho invitata, insieme con il sottosegretario De Cristofaro, a venire qui per incontrare le nostre eccellenze, i nostri dirigenti scolastici e vedere il processo di cambiamento che c’è a Scampia ma non solo. Il ministro ha accettato l’invito”.
Secondo l’esponente di Italia Viva, Scampia “ha scuole che sono eccellenze ampiamente riconosciute e docenti che rappresentano il meglio nella formazione e nella educazione, realtà che dobbiamo tutto insieme valorizzare e far conoscere sia a livello nazionale che internazionale”. Dunque “bisogna uscire dal cliché mediatico che ormai da decenni ha imprigionato Scampia e tante periferie in un luogo di degrado e marginalità, una narrazione miope rispetto al grande valore culturale e sociale che il nostro territorio esprime”.
“Da un mero errore di comunicazione possiamo lavorare tutti insieme per – conclude Apostolos Paipais – piano in materia di edilizia scolastica, apertura del più grande polo di formazione del mezzogiorno e della Università a Scampia”.