MIMÌ 80
La celebrazione di un mito. Dal 1943 una storia di famiglia, cucina e Napoli
Nel cuore di Napoli, a due passi dalla stazione centrale, Mimì alla Ferrovia non è solo un ristorante: è una vera e propria istituzione della cultura gastronomica partenopea. Nato nel 1943 dalla visione di Emilio Giugliano e della moglie Ida, è diventato negli anni un punto di riferimento per le più grandi personalità del
mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura e della politica. Una casa per napoletani e viaggiatori, celebrata dalla stampa nazionale e internazionale – dal New York Times alle principali guide gastronomiche – e riconosciuta dallo Stato italiano con l’iscrizione nel registro dei marchi storici di interesse nazionale, prima e unica realtà della ristorazione ad aver ottenuto tale riconoscimento.
Nel 2023 Mimì ha compiuto ottant’anni. Un anniversario importante, onorato con un ciclo di eventi, che ha raccontato la lunga e appassionante storia della famiglia Giugliano attraverso cibo, parole e immagini. Il cuore delle celebrazioni è stata la mostra permanente “80 e li mostra. La storia, 1943/2023”, curata da Ida e Salvatore Giugliano, che ha trasformato gli spazi del ristorante in un racconto visivo fatto di fotografie, riconoscimenti, oggetti di famiglia e cimeli rari.
È stato presentato ufficialmente presso CasaCinema a Napoli, lo spazio voluto da Lorenza e Carlo Stella, il documentario “Ho detto tutto, forse. Mimì alla Ferrovia. 80 anni e oltre”, un cortometraggio di 25 minuti diretto da Giuseppe Di Vaio. Una proiezione speciale che chiude idealmente questo lungo periodo celebrativo e offre uno sguardo intimo e appassionato su una storia familiare che è diventata leggenda cittadina.
Le celebrazioni hanno visto anche il lancio della linea di merchandising targata Mimì alla Ferrovia, che include l’esclusiva creazione artistica “puparuolo ’mbuttunato” realizzata dall’artista Flavia Bracale, un omaggio ironico e affettuoso a uno dei piatti più iconici della tradizione partenopea.
Sono stati inoltre presentati i vini dedicati a Flora e Gerardina (per molti, Lilina), mogli dei due Michele, figure fondamentali del percorso familiare: non solo presenze affettuose, ma donne che hanno lavorato instancabilmente dietro le quinte, contribuendo in modo decisivo alla storia e al successo di Mimì. Nel segno della sostenibilità, è stata inoltre introdotta la doggy bag celebrativa, pensata come un omaggio alla memoria e al futuro del gusto partenopeo, anche fuori dalle mura del ristorante.
Tra i progetti in programma per celebrare questo traguardo, anche la realizzazione di una cravatta celebrativa firmata Cilento 1780, storica maison napoletana, pensata in esclusiva per Mimì alla Ferrovia – un simbolo di eleganza e identità, che lega tradizione sartoriale e cultura gastronomica.
Da Totò a Maradona, da Gianni Agnelli a Robert De Niro e Bono Vox, in tanti hanno attraversato le porte di Mimì. E in ognuno è rimasto impresso lo stesso ricordo: un luogo dove l’accoglienza è sacra e i sapori raccontano una storia d’amore lunga ottant’anni. I piatti iconici – come il leggendario peperone ‘mbuttunato, gli ziti con lardo mantecato e pomodori gialli, il polpo verace con scarola o la pastiera napoletana – parlano del legame profondo tra cucina, identità e memoria.
Tre generazioni della famiglia Giugliano si sono alternate tra sala e cucina, tutte animate dalla stessa passione originaria. I fondatori Mimì e Ida, Michele senior, Michele junior, Ida, Salvatore, Emilio, Daniela, Carolina: ogni nome è un capitolo della grande saga di Mimì alla Ferrovia. Una saga che continua a emozionare, a far innamorare, a far sentire a casa.
Dietro e dentro il successo di Mimì ci sono le storie di tutti loro, insieme a quelle di migliaia di clienti e amici che, attraversando le epoche, hanno fatto del ristorante un luogo di culto. Un ruolo fondamentale è stato e continua ad essere svolto dalla brigata di sala e cucina, che in ottant’anni e oltre ha rappresentato il motore silenzioso e instancabile di questo lungo e appassionato percorso.
Tra i nomi celebri che hanno scelto Mimì, troviamo:
Diego Armando Maradona, Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Federico Fellini, Gianni Agnelli, Luciano De Crescenzo, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Thomas Harris, Enzo Biagi, Michael Schumacher, Jean Todt, Giancarlo Fisichella, Christian De Sica, Giancarlo Giannini, Lucio Dalla, Peppino Di Capri, Gianni Morandi, I Pooh, Paolo Villaggio, Sabrina Ferilli, Mahmood, Laura Pausini, Yul Brynner, Bud Spencer, Giulio Andreotti, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, Bono Vox, Robert De Niro, Sting, Tony Servillo, Cesare Cremonini, Malika Ayane, Sergio Castellitto, Bon Jovi, Coez, Calcutta, Katy Perry, Ken Follett, Luca Cordero di Montezemolo, Lapo e John Elkann, Edwige Fenech – solo per citarne alcuni.
“Ho detto tutto, forse. Mimì alla Ferrovia. 80 anni e oltre”
Proiettato in anteprima il documentario diretto da Giuseppe Di Vaio
Un racconto per immagini, intimo e corale, che attraversa ottant’anni di storia napoletana attraverso la memoria viva di un luogo simbolo: Mimì alla Ferrovia. È stato presentato in anteprima domenica 1° giugno, presso CasaCinema a Napoli, il documentario “Ho detto tutto, forse. Mimì alla Ferrovia. 80 anni e oltre”, un cortometraggio di 25 minuti, dedicato al celebre ristorante fondato nel 1943 e divenuto, negli anni, crocevia di cultura, arte, politica e grande gastronomia.
Diretto da Giuseppe Di Vaio, con la colonna sonora by Artlist.com e la partecipazione speciale di Luciano Scialdone con “Song Je Mimi”, il documentario è un viaggio affettivo e culturale che si intreccia con le voci, le immagini d’archivio e i racconti dei protagonisti. Al centro, la famiglia Giugliano, custode della tradizione e dell’anima del locale, ma anche volti noti e clienti storici che hanno attraversato il ristorante come una soglia tra passato e presente. La proiezione è avvenuta presso CasaCinema, nuovo spazio culturale e cinematografico, nato dalla volontà di Lorenza e Carlo Stella di creare un luogo di aggregazione e dialogo, dove vedere film in lingua originale, classici, documentari e partecipare a incontri con autori, dibattiti ed eventi culturali.
Fondato nel cuore di Napoli nel 1943 da Emilio e Ida Giugliano, nonni dell’attuale generazione, Mimì alla Ferrovia nacque nei difficili anni della guerra come piccola trattoria, di fronte alla Stazione Centrale. Da subito, però, si distinse per l’accoglienza calda e l’eccellenza della cucina partenopea, guadagnandosi la fiducia di viaggiatori, intellettuali, politici e artisti, fino a diventare un punto di riferimento culturale della città.
Durante il dibattito moderato da Federico Vacalebre, giornalista e responsabile Cultura e Spettacoli de Il Mattino, sono intervenuti il regista Giuseppe Di Vaio, e i membri della famiglia Giugliano – Michele Giugliano Senior, Michele Giugliano Junior, Salvatore Giugliano (chef) e Ida Giugliano (accoglienza e comunicazione).
“Questo non è solo un ristorante, è la nostra storia. Ogni piatto, ogni persona seduta a questi tavoli ha lasciato un’impronta. Il film racconta anche questo: cosa significa portare avanti un’identità, giorno dopo giorno, senza mai smettere di evolversi.”
— Salvatore Giugliano, chef del ristorante.
Michele Giugliano Senior, alla guida della gestione da più di 80 anni, ha aggiunto:
“Per noi era importante fissare questi ottant’anni in un racconto che fosse sincero, onesto, affettuoso. Senza nostalgia, ma con profondissimo rispetto per tutto quello che Mimì rappresenta per Napoli”.
Ha parlato anche Michele Giugliano Junior, ricordando i giorni della fondazione e l’eredità trasmessa:
“Da mio padre abbiamo imparato il rispetto per il lavoro, per le persone e per Napoli. Questo film è un atto d’amore verso tutto questo”.
Ha concluso Ida Giugliano, responsabile accoglienza e comunicazione del ristorante: “Abbiamo aperto le porte di casa nostra, e questo film ci ha fatto sentire ancora più uniti. Perché Mimì alla Ferrovia è famiglia, prima di tutto”.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, tra cui Teresa Armato, Assessora al Turismo e Marketing Territoriale del Comune di Napoli, a testimonianza dell’attenzione e del sostegno delle istituzioni verso le iniziative culturali e di valorizzazione del territorio.
Inoltre, era presente anche Corrado Ferlaino, storico presidente del Napoli, amico della famiglia Giugliano e figura di grande rilievo per la città.
L’evento si è concluso con un rinfresco curato dalla brigata del ristorante, in un’atmosfera di festa semplice ma densa di significato.
Il documentario, in distribuzione festivaliera e presto anche per il pubblico, si inserisce all’interno delle celebrazioni per gli 80 anni di Mimì alla Ferrovia, che tra il 2023 e il 2025 ha visto eventi, menù celebrativi e incontri culturali nel segno della memoria gastronomica napoletana.