Michele Misseri, condannato per l’occultamento del cadavere della nipote Sarah Scazzi, è tornato a parlare.
Ospite del programma “Far West”su Rai 3, ha ribadito di essere l’unico colpevole dell’omicidio della quindicenne uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana. “Sabrina e Cosima sono innocenti. Mi hanno imbambolato, mi hanno portato a mettere in mezzo mia figlia. È colpa mia, perdonatemi”, ha detto rivolgendosi alla moglie e alla figlia, entrambe condannate all’ergastolo.
Misseri ha raccontato ancora una volta la sua versione dei fatti, dichiarando che l’omicidio sarebbe avvenuto dopo un approccio sessuale respinto dalla nipote. “Sarah si è ribellata. Avevo paura che raccontasse tutto a Sabrina. Ho perso la testa”, ha spiegato tra lacrime e silenzi.
L’uomo ha anche accusato gli inquirenti di averlo manipolato. “Mi dissero: ‘Fra padre e figlia non ci sono reati. Metti in mezzo Sabrina’. E io ci sono cascato come uno stupido”, ha rivelato. Nonostante le sue confessioni, le sentenze definitive hanno confermato la responsabilità di Sabrina e Cosima per concorso in omicidio volontario e sequestro di persona.
Successivamente, uscito dal carcere nel febbraio 2024, Michele Misseri si definisce comunque prigioniero. “Il mio carcere è tornare a casa con questo peso. Sarah la vedo ogni giorno, ho le sue foto in garage. Penso anche a Concetta, la madre di Sarah. Non troverà mai pace”.
Durante la trasmissione, un medico legale ha proposto la riesumazione del corpo di Sarah. “Non sono mai state analizzate le unghie della vittima. Potrebbero conservare tracce di DNA estraneo utili a fare chiarezza”.
A oltre 14 anni dal delitto, il caso di Avetrana continua a scuotere l’opinione pubblica. Le dichiarazioni di Misseri riaccendono il dibattito, ma non cambiano la realtà: due donne restano in carcere e una famiglia distrutta attende risposte definitive.
A cura di Martina Mennella
Fonte: rainews
