Ha nuovamente ribadito l’innocenza della figlia Sabrina Michele Misseri, in un’intervista a Porta a Porta: «Non c’entra proprio niente».
Misseri, recentemente uscito dal carcere dopo aver scontato la pena di 8 anni di reclusione per l’occultamento del corpo della nipote Sarah Scazzi, ha raccontato di vivere con il rimorso per l’omicidio della nipote avvenuto nel 2010.
Ha spiegato di aver considerato il suicidio, ma di aver cambiato idea temendo che il corpo di Sarah non sarebbe mai stato trovato.
Nel corso dell’intervista, Misseri ha descritto nuovamente il tragico evento, ripetendo che l’omicidio è avvenuto nel suo garage e che ha agito da solo.
Tuttavia, negli anni, le versioni da lui fornite agli inquirenti sono state diverse e spesso contraddittorie.
Misseri ha più volte cambiato i dettagli della sua confessione, inizialmente ammettendo l’omicidio e in seguito coinvolgendo sua figlia Sabrina, per poi ritrattare e scagionarla.
Per l’omicidio della piccola Sarah ora sono in carcere sia la figlia di Michele, Sabrina Misseri, che sua moglie Cosima Serrano, condannate entrambe all’ergastolo.