La sorella della ragazza trovata impiccata a Piazza Armerina, Enna, rompe il silenzio. In un’intervista ha parlato di un litigio al programma Ore 14 su Rai 2, dichiara convinta: “Mia sorella non si è ammazzata. La conosco bene, non l’avrebbe mai fatto”. La 15enne è stata trovata morta nella casa di campagna di famiglia, appesa a una corda dell’altalena.
La Procura di Enna ha aperto un’inchiesta. Al momento, il fascicolo è a carico di ignoti con l’accusa di istigazione al suicidio. Ma la sorella della ragazza insiste: non crede all’ipotesi di suicidio. “Era troppo intelligente e legata ai miei genitori”, afferma.
La sorella racconta gli ultimi momenti. La ragazza, dopo essere stata presa a scuola, aveva detto alla madre di volerle raccontare qualcosa di grave. Tuttavia, ha rimandato la confessione all’arrivo del padre, ma non ha mai avuto il tempo di farlo.
Secondo la sorella, l’idea che fosse depressa non ha senso. “Non era una depressa. Andava bene a scuola, aveva la media dell’otto e amava i miei figli, i suoi nipoti”, spiega. Per lei, il ritratto di una ragazza turbata è falso.
C’è poi un dettaglio importante: un litigio a scuola. “So da alcune professoresse che c’è stata una discussione pesante. Alcune foto di mia sorella sono state inviate ad altri, e questo l’aveva sconvolta,” dichiara. Tuttavia, esclude assolutamente il suicidio come spiegazione.
Nel frattempo, gli inquirenti stanno analizzando ogni dettaglio. Stanno controllando il contenuto del telefono e del computer della ragazza, esaminando chat, memoria e social. La madre ha scoperto il corpo intorno alle 13:30, al ritorno dal lavoro.
La famiglia, che si era trasferita da poco dal Nord Italia, ora è travolta dal dolore.
Fonte: Fanpage
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