“Mi hanno rubato l’identità”, Naomi Campbell respinge le accuse di aver usato i soldi della beneficenza

6 Febbraio 2025 - 16:02

“Mi hanno rubato l’identità”, Naomi Campbell respinge le accuse di aver usato i soldi della beneficenza

Negli scorsi mesi la modella Naomi Campbell è stata accusata di aver usufruito per viaggi e hotel di lusso, il denaro proveniente dalle donazioni fatte alla sua fondazione Fashion For Relief. Un’accusa costata cara alla Campbell, per rimanere in tema, vedendo bandita dalla maggior parte delle associazioni di beneficenza inglesi.

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A seguito delle indagini, però, oggi è arrivata, tramite i social della modella, la conferma che le sarà consentito fare ricorso e di difendersi, nel tentativo di ripulire la sua immagine da uno scandalo che avrebbe messo a dura prova la Campbell, come da lei stessa affermato. Questo venerdì, infatti, il caso dovrebbe arrivare in tribunale.

A detta della modella, il tutto sarebbe dipeso da un vero e proprio furto di identità: a quanto pare qualcuno avrebbe sfruttato il suo nome utilizzando una mail falsa.
Così la Campbell ha voluto condividere sui social come, in seguito a delle accurate verifiche assieme all’ausilio di coloro che gestiscono le sue attività, sia arrivata a comprendere cosa potrebbe essere accaduto: “Il prezzo da pagare a livello personale è stato immenso” queste le parole utilizzate dalla Campbell.

Di seguito le dichiarazioni fatte tramite il suo profilo Instagram:

«Il mio team e io abbiamo visto anni di lavoro umanitario essere messi in discussione mentre lavoravamo instancabilmente per scoprire la verità. Eppure, nonostante tutto, siamo risultati più forti e i nostri sostenitori ci sono stati accanto. La vostra fiducia significa tutto. Sono felice di annunciare che ho ottenuto l’autorizzazione a presentare ricorso contro la sentenza della Charity Commission dello scorso autunno. Fin dal rapporto della Commissione, basato su informazioni incomplete e inaccurate, ho lottato per scoprire i fatti. Le scoperte sono state così sconvolgenti e scioccanti che la Commissione ha accettato di riesaminare il caso.»
Fonte: Fanpage.it

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