“L’Italia ha bisogno dei fondi del Mes per dare ai cittadini un sistema sanitario più equo e universale, per colmare i vuoti in organico del personale sanitario e le inaccettabili differenze che ci sono tra regione e regione per ciò che riguarda la disponibilità di apparecchiature elettromedicali, per potenziare i servizi socio-assistenziali a sostegno delle famiglie, per investire nella medicina territoriale e nella digitalizzazione delle aziende sanitarie locali. Non c’è più spazio per sterili dibattiti politici e tentennamenti. Se qualcuno ha una proposta migliore per ottenere questi risultati la mettesse in campo. Il post-Covid sta facendo registrare tanti disagi nella fruizione dei servizi sanitari. Liste d’attesa insostenibili, ingolfamenti e lunghe file all’esterno delle Asl per le prestazioni sanitarie ordinarie, famiglie con disabili abbandonate a loro stesse per l’assistenza dei figli. Servono risposte immediate a queste esigenze. Il premier, Giuseppe Conte, sciolga definitivamente tutte le riserve, se ce ne sono ancora, sull’utilizzo dei fondi del Mes e proceda nell’interesse degli italiani e non di quelli dei singoli partiti”.
Queste le parole di Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.
“Da tempo – ha proseguito la deputata di Italia Viva – stiamo sottolineando la necessità di cogliere al volo l’opportunità che l’Europa ci offre per rilanciare sul tema dei servizi essenziali alle persone e per far ripartire sviluppo e occupazione nel Paese. A molti non è chiaro che per milioni di italiani la fase 2 e la fase 3 non sono ancora iniziate. Tra crisi economica, perdita dei posti di lavoro e carenza di servizi molti italiani stanno ancora facendo i conti con l’emergenza e sono allo stremo delle forze. A tutti costoro dobbiamo dare soluzioni ai problemi, non crearne di nuovi”.