“Avevamo promesso che saremmo stati veloci e veloci siamo. Questa mattina abbiamo approvato un primo decreto, molto importante. Personalmente per me è anche simbolico, ho detto nel discorso della fiducia di aver iniziato il mio percorso politico dopo la strage di via d’Amelio e questo provvedimento contiene una norma importante contro la criminalità organizzata”: lo ha detto Giorgia Meloni, intervenuta in conferenza stampa al termine del Cdm per illustrare i contenuti del primo decreto del suo governo. Accanto alla presidente del Consiglio, i ministri della Giustizia Carlo Nordio, dell’Interno Matteo Piantedosi, e della Salute Orazio Schillaci.
“Abbiamo deciso di intervenire su una materia che ci sta particolarmente a cuore, quella del carcere ostativo”, ha proseguito Meloni, ricordando che il Parlamento aveva il compito, ricevuto dalla Corte Costituzionale, di lavorare su questa norma. “Abbiamo deciso di inserire in un decreto, per anticipare il lavoro che il Parlamento avrebbe comunque fatto se la scorsa legislatura non si fosse interrotta, di inserire la norma così come era stata approvata dalla Camera dei deputati. È un provvedimento del quale io sono contenta, lo abbiamo condiviso dall’inizio”, ha spiegato.
“Nel decreto è anche inserita un’altra norma sulla Giustizia, nello specifico la riforma Cartabia. Il prossimo 2 novembre sarebbe entrata in vigore la parte sul processo penale. Però nei giorni scorsi tutti i procuratori generali d’Italia hanno scritto al ministro Nordio per segnalare che si rischiava di creare problemi senza gli adempimenti necessari. Gli uffici giudiziari non sono pronti, in poche parole”, ha detto Meloni. La riforma è stata rinviata a fine anno. “Qualcuno ha detto che con questo rinvio al 30 dicembre noi rischiamo di far saltare un obiettivo del Pnrr. Nelle indicazioni dell’Ue noi dobbiamo però centrarlo al 31 dicembre. Quindi non cambia nulla per il Pnrr, ci siamo solo presi due mesi in più per aiutare i nostri uffici giudiziari”, ha precisato.
Per poi parlare del “l’ennesimo rave party illegale organizzato sul nostro territorio”, in riferimento a quello di Modena. “Il ministro Piantedosi oltre ad essere intervenuto immediatamente, per dare il segnale di uno Stato che non è miope o fermo di fronte all’illegalità e alla violazione reiterata delle leggi, ci ha anche proposto una norma che interviene su questa materia con la previsione di un nuovo reato. Inizialmente avevamo pensato di intervenire su un’aggravante di un reato che esiste già, ma abbiamo poi scelto di intervenire creando un reato diverso”, ha continuato la presidente del Consiglio. “Sono molto contenta del chiaro segnale che diamo”.
E ancora: “C’è anche una norma che riguarda gli operatori della sanità. La scadenza dell’obbligo vaccinale per loro, unici in Italia, era fissata al 31 dicembre: abbiamo deciso di anticipare la fine dell’obbligo a domani, perché questo ci consente di rimettere 4mila di persone che sono ferme al lavoro, in un momento di grave carenza di organico. Confermiamo invece l’utilizzo delle mascherine all’interno degli ospedali”.
Meloni ha quindi annunciato che un nuovo Consiglio dei ministri è convocato per venerdì 4 novembre, in cui si dovrà approvare la Nadef. “Stiamo facendo una corsa contro il tempo per la legge di bilancio. Passiamo quindi già a parlare di economia ed energia con alcuni primi provvedimenti e ci saranno anche le deleghe ai ministeri. Il giuramento dei sottosegretari è invece previsto per mercoledì 2 novembre”.
Fonte: Fanpage