Meloni in conferenza stampa illustra il nuovo decreto:”immediata risposta a famiglie e imprese contro il caro energia”

11 Novembre 2022 - 10:56

Meloni in conferenza stampa illustra il nuovo decreto:”immediata risposta a famiglie e imprese contro il caro energia”

“La misura principale che è stata approvata è quella sull’energia”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in conferenza stampa sull’esito del Consiglio dei ministri di ieri. “Abbiamo voluto dare un’immediata risposta alle famiglie e alle imprese sul costo delle bollette”, ha detto la premier.

“Con il decreto energia stanziamo i primi 9,1 miliardi di euro destinati prevalentemente a dare immediata risposta a famiglie e imprese” per il caro bollette, attraverso la “proroga dei provvedimenti esistenti e con nuove norme”.

“Ci sono aiuti alle imprese per il caro bollette che riguardano la proroga del credito di imposta. Poi per i consumi di energia fino al 31 marzo 2023 consentiamo una rateizzazione degli aumenti rispetto all’anno precedente per un minimo di 12 e un massimo di 36 rate e coperta da garanzia statale Sace”.

“C’è una norma che noi interpretiamo a sostegno del pagamento dei prezzi dell’energia e cioè l’estensione dei fringe benefit che il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette, è una misura importante”. “Abbiamo inserito in questo decreto, per ragioni tempistiche e di unicità di materia la norma sulle concessioni e l’estrazione di gas nazionale in forza della quale consentiamo nuove concessioni e sblocchiamo alcune concessioni in cambio del fatto che aziende cedano a prezzo calmierato una parte consistente del gas che estraggono” ha sottolineato Giorgia Meloni in conferenza stampa.

La norma si applica, ha osservato Meloni, su “una parte consistente del gas che estraggono: per i primi due anni il 75% di gas e il 50 per i successivi. In questa maniera riusciamo a liberare circa 2 miliardi di metri cubi di gas che possono garantirci” sul fronte energetico e “mettiamo insicurezza tessuto produttivo italiano”.

“Abbiamo sempre condiviso le finalità del superbonus ma il modo in cui è stato realizzato ha segnato molti problemi”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni. “Pesa di circa 60 miliardi” sulle casse dello Stato, “con un buco di circa 38 miliardi”, ha osservato riferendosi al concetto di “gratuità. La copertura al 110% ha determinato una deresponsabilzzazione” e “una distorsione sul mercato” dei costi sul mercato e il beneficio “è andato prevalentemente a favore dei redditi medio-alti. Abbiamo deciso di intervenire per correggere alcune distorsioni”, ha osservato il presidente del Consiglio. “Concentriamo questa misura verso chi ha maggiori necessità”, ha spiegato.

E’ stato approvato “l’innalzamento a 5 mila euro del tetto per il contante”, una “scelta” che si allinea alla “media europea” e che “era nel programma”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa. “In Ue c’è una discussione perché nelle diverse nazioni ci sono misure molto diverse e questo crea disparità. L’Ue si sta ponendo questo problema ragionando” su un tetto a 5mila o 10mila.”Abbiamo introdotto un principio sui redditi medio bassi che saranno calcolati non in base al tradizionale Isee ma in base alla composizione del nucleo familiare, in questa norma c’è un primo accenno di quoziente familiare”, afferma la premier Giorgia Meloni parlando del Superbonus.

Fonte:rainews