Meloni blindata a Caivano: tra la chiesa di don Patriciello e la scuola delle cuginette stuprate dal branco

31 Agosto 2023 - 14:29

Meloni blindata a Caivano: tra la chiesa di don Patriciello e la scuola delle cuginette stuprate dal branco

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha visitato oggi Caivano, il comune campano dove due cuginette di 10 e 12 anni sono state stuprate da una banda di minorenni. La premier ha voluto incontrare il parroco don Maurizio Patriciello e il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, nella chiesa di San Paolo Apostolo, nel Parco Verde. Qui l’ha accolta un coro di persone che la acclamavano: “Giorgia, Giorgia”.

Dopo un colloquio privato con don Patriciello, la Meloni si è spostata nella scuola superiore Francesco Morano, sempre al Parco Verde. Qui ha partecipato alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza sul futuro del quartiere dopo lo stupro delle due bambine. Al termine della riunione, ha tenuto un punto stampa in cui ha annunciato le misure del governo per contrastare la criminalità e la povertà a Caivano.

La presidente del Consiglio ha anche visitato la neo costituita caserma dei carabinieri di Caivano, dove ha salutato i militari e li ha ringraziati per il loro lavoro. Ha poi percorso in auto alcune strade del Parco Verde, tra le case fatiscenti e i cumuli di rifiuti. Ha detto di aver visto “una situazione drammatica, che richiede un intervento urgente e straordinario”.

Tra le tappe della Meloni a Caivano, dopo la visita a don Patriciello, non c’è stata quella nella scuola di una delle due cuginette. La mamma della bambina aveva lanciato ieri un appello alla premier per chiederle aiuto. La donna ha detto di voler lasciare questo inferno e ha chiesto a un benefattore di darle una mano a scappare. Il suo legale, l’avvocato Angelo Pisani, ha riferito che la donna è disperata e teme per la sua vita.

La visita della Meloni a Caivano è stata blindata a causa delle minacce di morte ricevute via social dalla premier per lo stop al reddito di cittadinanza. Il provvedimento, approvato dal governo Meloni, ha escluso dal sussidio migliaia di persone che non erano in condizione di bisogno. La misura ha suscitato le proteste di alcuni abitanti del Parco Verde, che hanno accusato la premier di averli abbandonati.

La Meloni ha risposto alle critiche dicendo che il reddito di cittadinanza era una truffa e una forma di assistenzialismo che non aiutava le persone a uscire dalla povertà. Ha aggiunto che il suo governo sta lavorando per creare opportunità di lavoro e sviluppo a Caivano e in tutta l’Italia meridionale. Ha promesso anche maggiori investimenti per la sicurezza, l’istruzione e la sanità.

La premier ha espresso la sua solidarietà alle due cuginette stuprate e alle loro famiglie. Ha detto che il suo governo non tollererà nessuna forma di violenza e che farà tutto il possibile per assicurare alla giustizia i responsabili. Ha annunciato anche l’istituzione di un tavolo permanente con le autorità locali per monitorare la situazione a Caivano e garantire il rispetto della legalità.

La Meloni ha concluso la sua visita a Caivano con un messaggio di speranza e fiducia. Ha detto che Caivano non è solo un luogo di sofferenza, ma anche di resistenza e coraggio. Elogiato il ruolo della chiesa e della scuola come presidi sociali e culturali. Ha invitato tutti i cittadini a collaborare con le istituzioni per cambiare il destino del Parco Verde e dell’Italia intera.

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