Medicina sportiva: odontoiatria, pediatria e sport, uniti si vince

25 Aprile 2021 - 11:35

Medicina sportiva: odontoiatria, pediatria e sport, uniti si vince

L’approccio al paziente sportivo non può prescindere dalla multidisciplinarietà. La società scientifica che presiedo, la SIOS, odontoiatria sportiva, è da sempre orientata al confronto e alla sinergia con gli altri specialisti.

In età evolutiva la figura di riferimento è certamente il pediatra. Per conoscersi con la SIOI, odontoiatria infantile, ed il suo presidente Gianmaria Ferrazzano, docente della Federico II, e con Michele Iafusco, pediatra del Santobono, abbiamo organizzato un webinar che ha visto la partecipazione di circa 400 iscritti.

L’ argomento trattato è stato il rapporto fra odontoiatria, pediatria e sport. Ha dato un importante contributo l’On. Paolo Siani, capogruppo del Pd presso la Commissione Sanità, pediatra, primario del Santobono di Napoli.

Oltre alle relazioni odontoiatriche, tenute da me e da Ferrazzano, nelle quali abbiamo trattato della odontoiatria infantile e di quella sportiva, Iafusco ha illustrato la necessità di fare sport per contrastare tante patologie in età pediatrica.

Fabio Antonelli, allergologo, ha evidenziato che lo sport nel bambino asmatico non è una controindicazione, ma addirittura una terapia. Ha concluso Barbara Lamagna, ricercatrice della Facoltà di Veterinaria, con una interessantissima relazione sulla Pet-therapy.

L’evento si è concluso con una apprezzatissima tavola rotonda con la partecipazione di Monica Scozzafava del Corriere, Francesco De Luca del Mattino, Patrizio Oliva, campione olimpionico del pugilato, e Francesco Montervino, ex capitano del Napoli.

Notevole successo, la prova che uniti si vince. Tantissimi gli argomenti trattati, ma la novità è nel dialogo. Io credo che sia la strada da percorrere per ricostruire rapidamente e bene settori fondamentali per una società civile.

La didattica a distanza, il divieto in alcuni casi ottusi a praticare sport, il distanziamento sociale, rischiano di avere conseguenze sullo sviluppo psico-fisico dei bambini. Non possiamo permetterlo, bisogna fare squadra.

Come paese Italia siamo in ritardo, gli Stati Uniti sono già ripartiti, sono prossimi ad un boom economico. C’è necessità di riforme, l’OMS ha programmato un agenda che indica il 2030 come termine per portare a termine 17 obiettivi necessari, molti riguardano la Sanità, quindi tutti.

Franco Di Stasio (presidente SIOS)