Due famiglie, durante la celebrazione del battesimo, si sono picchiate a causa dell’invito da parte di qualcuno ad indossare correttamente la mascherina chirurgica.
E’ accaduto in provincia di Palermo, dove si è scatenata una maxi rissa in chiesa: inutile l’intervento del prete che ha cercato di placare gli animi.
Il battesimo di un bimbo di sette mesi, infatti, ha generato un forte diverbio all’interno della chiesa madre di San Cipirello, che poi è degenerato in violenza fisica.
Una giornata che avrebbe dovuto essere di festa nonostante la pandemia e le restrizioni per il battesimo che prevedeva una trentina di invitati selezionati dai due neo-genitori con cura in rappresentanza di tutto il nucleo familiare dei due.
Le due famiglie dei genitori del piccolo, già ai ferri corti prima dell’evento secondo quanto ricostruito anche dalle forze dell’ordine, stavano partecipando alla cerimonia per il bambino di appena 7 mesi prima che i disordini esplodessero per via delle foto da scattare con il piccolo festeggiato.
Calci e pugni per futili motivi davanti ai genitori, sarebbero partiti da due ragazzi di appena 20 anni, che hanno già interrotto la loro relazione, cercando però di mantenere i rapporti per il neonato.
A nulla sono valsi però gli sforzi davanti a un nucleo familiare in cui la tensione sembrava essere già alle stelle, ben prima che un invito futile al rispetto delle norme anti-Covid diventasse un movente per una rissa in piena regola.
Ad avere la peggio nella rissa è stato il nonno materno, colpito con calci e pugni da un familiare più giovane. Il tutto sarebbe iniziato per scattare le foto con il bambino: in quel momento, qualcuno ha invitato gli altri ad indossare correttamente la mascherina chirurgica, scatenando le ire del resto del parentado.
A nulla sarebbe servito l’intervento del parroco in sagrestia, che ha cercato di dividere i litiganti e placare le urla. Nessuno ha però contattato il 112, forse troppo presi dalla rissa in corso, per richiedere l’intervento degli agenti delle forze dell’ordine.
Qualcuno però ha sporto denuncia in un secondo momento. Gli agenti hanno quindi raccolto ulteriori elementi sulla vicenda, accogliendo la denuncia e adesso la palla passa alla Procura, che deciderà se e come procedere nei confronti degli aggressori.