Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e i Ministri, Antonio Tajani e Guido Crosetto, sono stati inseriti nelle liste delle persone considerate “russofobe” dal Ministero degli Esteri russo.
La notizia è rimbalzata qualche ora fa: il nostro Presidente della Repubblica e i Ministri degli Esteri e della Difesa, sono considerati “esempi di manifestazione di russofobia” da parte del governo del Cremlino.
La reazione italiana è stata pronta: l’ambasciatore russo è stato convocato alla Farnesina. Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che inserirei il Capo dello Stato nella lista è una provocazione verso tutto il popolo italiano.
Non si fa attendere nemmeno la risposta di Giorgia Meloni. “La pubblicazione da parte del Ministero degli Esteri di una lista di presunti “russofobi”, accusati di aver “incitato all’odio” contro la Russia, non è altro che l’ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca. Desidero, per questo, rivolgere la mia solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione.”
Con ogni probabilità, l’inserimento nella “lista nera” di Mattarella è da ricondurre ad un discorso pronunciato a Marsiglia nello scorso febbraio. Nell’occasione, il presidente Mattarella aveva paragonato la Russia alla Germania nazista, dopo l’aggressione all’Ucraina. “Furono guerre di conquista. Questo era il piano del Terzo Reich in Europa. L’attuale aggressione russa contro l’Ucraina è di questa natura”. Questo il passaggio cruciale.
Subito dopo, la Ministra degli Esteri russa, Maria Zakharova, aveva criticato le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, definendole invenzioni blasfeme.
Ad ogni modo, la lista non comprende solo rappresentanti italiani, ma anche politici di altri paesi: Macron, Mertz, Rutte, e Kaja Kallas tra questi.
Fonte: Il fatto quotidiano