Mattarella ha firmato il decreto sul Green pass. Considerati assenti senza stipendio i lavoratori senza certificato

22 Settembre 2021 - 8:11

Mattarella ha firmato il decreto sul Green pass. Considerati assenti senza stipendio i lavoratori senza certificato

Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge sull’obbligo del Green pass, presto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Quindi, una speranza per un ritorno alla quasi normalità per il mondo dello sport,

dello spettacolo e della cultura. Una svolta attesa da mesi è diventata uno scenario concreto con il varo giovedì scorso da parte del governo dell’obbligo di Green pass per circa 23 milioni di lavoratori dal 15 ottobre.

La capienza di stadi, palazzetti, teatri e cinema potrebbe aumentare al 75-80% fra fine settembre e inizio ottobre. . Negli ultimi cinque giorni molti politici di primo piano hanno

rilanciato gli appelli con cui dirigenti sportivi, attori, cantanti, produttori e registi da settimane tentavano di mettere all’ordine del giorno la questione.

“Il governo ha preso un impegno preciso e il 30 settembre ci sarà una valutazione – ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa a Un giorno da pecora -:

credo che ci saranno le condizioni per procedere a un ampliamento delle capienze per teatri e cinema. Credo ci possa essere una tappa intermedia sull’aumento che può prevedere un

75-80% per poi guardare nelle prossime settimane all’obiettivo del 100%”. Il collega Massimo Garavaglia, titolare delTurismo, domenica ha fissato l’asticella all’80%, spiegando

che le norme sono “pronte”, auspicando “a breve il decreto” e precisando che “non c’entra niente il Cts”. Altri ministri, come quello della Salute Roberto Speranza e quello della

Cultura Dario Franceschini, in questi giorni hanno invece sostenuto che le decisioni sulle capienze sarebbero state prese in base a un parere del Comitato tecnico scientifico.

Ancora non risulta una convocazione ma la settimana prossima saranno disponibili i primi dati significativi sulla curva dei contagi nella popolazione scolastica a due settimane dal ritorno in classe.

Un indice a cui da inizio pandemia si guarda con attenzione e che potrebbe diventare uno snodo cruciale per decisioni che cautamente rivedano alcune restrizioni come ad esempio la capienza per gli spettacoli al chiuso.

Con il Green pass, sperano di iniziare a vedere una luce in fondo al tunnel anche i gestori delle discoteche chiuse ormai da un anno e mezzo. “Nella valutazione a fine mese potranno

essere incluse anche le discoteche cui daremo una risposta: importante è creare condizioni per riaprirle e si può anche iniziare – ha detto Costa – con una capienza del 75% col green pass”.

E magari anche con le mascherine, almeno al chiuso: “È un’altra indicazione che ci darà il Cts, la scienza – ha aggiunto il sottosegretario alla Salute -.

Il vaccino non esclude la possibilità del contagio, quindi ad oggi credo che il tema di togliere le mascherine al chiuso sia un tema da rimandare”.

Per Daniela Sbrollini, senatrice e responsabile Cultura e Sport di Italia Viva, “se quest’inverno le discoteche saranno ancora chiuse, feste private e rave illegali si diffonderanno tra i giovani.

Sarà impossibile controllare l’adozione delle basilari regole sanitarie per la prevenzione del Covid e sarà inevitabilmente un disastro”. Il lavoratore pubblico o privato senza

Green pass è considerato “assente ingiustificato fino alla presentazione del certificato e, comunque, non oltre il 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”.

Lo prevede il nuovo decreto Green pass firmato da Mattarella. Rispetto alle bozze, viene eliminata ogni differenza di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e non scatta più la sospensione.

Per tutti i dipendenti senza Green pass, dal primo giorno di assenza, “non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”. Il decreto è stato bollinato e siglato dal presidente della Repubblica ed è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Entrerà in vigore dal 15 ottobre.