Massacra e uccide di botte la moglie di 36 anni: Vincenzo esce di prigione dopo soli due anni

25 Febbraio 2021 - 14:52

Massacra e uccide di botte la moglie di 36 anni: Vincenzo esce di prigione dopo soli due anni

Un terribile femminicidio ha scosso profondamente il clima che si respira nel quartiere Miano di Napoli. Si tratta di una vicenda che risale a due anni fa: a distanza di soli due anni, il colpevole ha visto il passaggio dal carcere agli attesti domiciliari.

Si tratta di una forte diminuzione di pena nei confronti della gravità del reato, secondo molti. Il caso in questione riguarda Vincenzo Lo Presto.

Come riporta IlMeridianoNews.it, l’uomo, 43 anni, si è reso responsabile dell’omcidio della moglie. La vittima, la trentaseienne Fortuna Bellisario, ha perso la vita in seguito alle percosse, date anche con una stampella.

La riduzione di pena si spiega con il fatto che i giudici hanno derubricato il reato, che è passato da omicidio volontario a preterintenzionale.

In tal modo, Lo Presto ha fatto ritorno nella casa materna, sita a Mianella. I vicini non hanno esitato a mostrare tutto il proprio stupore, frammisto a profondo sdegno.

L’efferato omicidio è avvenuto nel mese di marzo 2019, alla vigilia della Festa della Donna, nel quartiere Miano. In seguito a una furiosa lite con la moglie (dalla quale ha avuto tre figli), Vincenzo l’ha picchiata a sangue.

L’ha lasciata riversa, sul pavimento di casa, priva di sensi. Subito dopo il delitto, preso dai sensi di colpa, ha chiamato il 118. Ma era, ormai, troppo tardi.

Il decesso è avvenuto poco dopo, senza che i paramedici potessero fare nulla per salvarla. Sul luogo dell’assassinio sono giunti anche gli agenti della Polizia di Stato, attualmente impegnati nelle indagini.

L’uomo ha confessato l’omicidio: ha dichiarato di aver massacrato la moglie con una stampella fino a ridurla in fin di vita.

La stampella con cui ha aggredito la moglie era quella che Vincenzo usava quotidianamente per spostarsi, a causa dei problemi ortopedici di cui soffriva.

La tragedia si è duramente abbattuta anche sui tre figli, tutti minorenni: hanno rispettivamente sette, dieci e undici anni. Inizialmente i piccoli non sapevano neppure che la mamma era morta per mano del padre.

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