«Cosa ho imparato in 20 mesi? Troppe cose. È stata un’esperienza straordinaria di cui sono straordinariamente contento. Finisce in modo molto soddisfacente. Tutti noi abbiamo la buona coscienza del lavoro fatto».
Mario Draghi saluta così i giornalisti quest’oggi.
Il presidente del Consiglio dimissionario rivolge un «ringraziamento sentito» alla stampa, che ha svolto un servizio «straordinario» per la democrazia italiana e i cittadini, «aiutandoli a seguire e comprendere ciò che avviene». Draghi ringrazia anche lo staff della comunicazione di Palazzo Chigi, sottolineando l’importanza della campagna di comunicazione per il Pnrr. «Voi, stampa libera, avete avuto da me il rispetto che si deve a una stampa libera, rispondendo alle domande al meglio possibile, con la massima sincerità e chiarezza. Questo andrebbe sempre fatto, ma è anche un segno di rispetto». In chiusura, il capo dell’esecutivo uscente parla anche di «collaborazione piacevole dal punto di vista umano. Nessuno si aspettava che avremmo fatto tante conferenze stampa che duravano ore indefinite. Poi venivo persino rimproverato perché non riuscivo a dire basta alle domande». Intanto alle 16.30 di oggi, 19 ottobre, è convocato quello che dovrebbe essere l’ultimo Consiglio dei ministri presieduto da Draghi: sul tavolo, si apprende, ci sono alcuni provvedimenti in scadenza.