Giovedì sarà all’esame per poi passare al Cdm, il decreto del governo, che obbligherà il Green pass ai lavoratori pubblici e privati. della cabina di regia e poi approderà in Cdm. Mario Draghi detta la linea
per tornare alla normalità nel più breve tempo possibile. Secondo il premier è questa la funzione chiave del “super Green Pass”. Il provvedimento sul certificato sanitario, al di là delle residue
resistenze di una parte della Lega (“saremo gli unici in Europa”, osserva Salvini), nelle sue grandi linee è già pronto. Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano la platea dei destinatari.
E Palazzo Chigi starebbe puntando all’estensione del Green pass non solo al settore pubblico, ma anche a tutto quello privato. “Ci stiamo lavorando”, spiegano fonti qualificate dell’esecutivo.
L’obbligo nel pubblico e nel privato – Difficilmente Draghi convocherà la Cabina di regia per mercoledì. Più probabilmente il premier concentrerà i lavori nella giornata di giovedì: prima il vertice con i capidelegazione e,
dopo un’ultima interlocuzione tra governo e Regioni, il Cdm. Sul fatto che il Green pass sarà obbligatorio per iì dipendenti del settore pubblico non c’è ormai alcun dubbio.
E, secondo fonti di governo, è molto probabile l’inserimento nel decreto dell’obbligo anche per i privati che lavorano in questi settori in cui il cliente ha il dovere di esibire il certificato verde.
Ristorazione, bar, trasporti di lunga percorrenza, cinema e teatri, tanto per fare qualche esempio. Green pass per “tornare alla normalità” – Nelle ultime ore il governo sta però lavorando all’estensione tout court
del super Green pass, cioè all’intero settore privato. Inserendo in un unico decreto ciò che inizialmente si era pensato di fare con maggiore gradualità. I due settori si incrociano e si compenetrano in una
miriade di modalità e tracciare delle linee nette in poche ore per identificare ciò che è pubblico e ciò che è privato resta tutt’altro che semplice. Il principio, dalle parti di Palazzo Chigi, tuttavia non cambia.
Il certificato verde rende più rapido il ritorno alla normalità e potrebbe permettere di aumentare anche i limiti di capienza per eventi di ogni tipo. Ma, soprattutto, è un volano per rendere ancor più capillare l’immunizzazione degli italiani.