Marina Berlusconi: “Preoccupata per quello che fa Trump, speriamo in un miracolo del nuovo Papa”

8 Maggio 2025 - 22:47

Marina Berlusconi: “Preoccupata per quello che fa Trump, speriamo in un miracolo del nuovo Papa”

La presidente di Fininvest e Mondadori: “Quelle che erano preoccupazioni in campagna elettorale ora sono realtà”.

Seguici: https://whatsapp.com/channel/0029Va98j39A2pLCrvzsr50C

“Sono preoccupata in generale per quello che Trump fa. E obiettivamente quelle che erano solo preoccupazioni fino a poco tempo fa, durante la campagna elettorale, si sono purtroppo trasformate in realtà”. A dirlo è Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e di Mondadori, a margine dell’apertura della libreria Rizzoli nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano. E, riferendosi all’elezione di papa Leone XIV appena avvenuta, dice: “ “Dai papi ci si possono aspettare tanti miracoli, tante cose positive. Speriamo che possa anche aiutare da questo punto di vista”.

“Sono bastati davvero pochi giorni, stiamo parlando dei primi 100 giorni, per far vacillare quelle che erano le certezze su cui era stato costruito l’ordine politico ed economico del dopoguerra e per infliggere obiettivamente un colpo durissimo alla credibilità dell’America e quindi dell’Occidente”, aggiunge Marina Berlusconi. Che, ai cronisti, die anche che il governo sta andando nella “giusta direzione” riuscendo a “far tornare i conti nonostante i vincoli europei e una eredità pesante” e Giorgia Meloni sta agendo bene nella trattativa sui dazi, però è “fondamentale” vista la “situazione internazionale complessa di grande instabilità, anche in futuro non discostarsi un millimetro da questi valori e continui a muoversi in modo coerente e coordinato con l’Europa”. Insomma molto bene l’operato del governo ma no a fughe in avanti. In questo Forza Italia ha il ruolo di garante “fondamentale all’interno della maggioranza di equilibrio, moderazione e buon senso”. “E credo – è la sua previsione – che questo ruolo lo manterrà anche in futuro”.

Il suo discorso non può prescindere dalla situazione internazionale, dalla preoccupazione per Trump a cui “sono bastati meno di cento giorni per far vacillare le certezze su cui è stato costruito l’ordine politico ed economico del dopoguerra e infliggere un colpo durissimo alla credibilità degli Stati Uniti e dell’Occidente”. Non mancano però le speranze. Da un lato perché Trump inizia ad essere costretto a fare qualche “marcia indietro” e comunque “l’America non è solo Trump ma di più”. Dall’altra per l’impegno ad una trattativa sui dazi che Giorgia Meloni, ha riconosciuto, lavora per facilitare e che considera l’unica strada.

“Non mi dispiace che le Big tech abbiano avuto danni dai dazi”

Che le Big tech abbiano avuto danni dai dazi Usa “forse è l’unica cosa che non mi dispiace”, ha detto ancora la presidente Mondadori. “Lo strapotere delle Big tech mi preoccupa da sempre, perché non si era mai vista una simile concentrazione di potere e di ricchezza nelle mani di pochi soggetti, che si accompagna anche a un capacità di influenzare l’opinione pubblica senza precedenti. E quello che preoccupa ancora di più è che si muovono in una totale assenza di regole e di limiti”, ha concluso.

Leggi anche: https://retenews24.net/chi-e-il-cardinale-robert-francis-prevost-la-storia-di-papa-leone-xiv-uid-37/

Fonte: laRepubblica

  •