Stop ai funerali della piccola Maria La Gatta, la bimba di 4 anni originaria di Saviano deceduta al Santobono.
La decisione è della procura di Avellino e nel registro degli indagati è finita la madre della piccola.
Nei suoi confronti si ipotizza responsabilità di morte come conseguenza di altro reato, una fattispecie prevista dall’articolo 586 del Codice penale.
La bimba era ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, dove è avvenuto il decesso.
La salma è stata sequestrata per essere sottoposta a una perizia autoptica che si terrà lunedì.
Il sequestro, avvenuto poche ore prima del funerale che era stato già organizzato.
È stato disposto per accertare le cause della morte della bimba che, al momento, resta ancora incerta.
Maria, era ricoverata per diverse patologie che potevano anche essere riconducibili a una malattia degenerativa.
Ma i carabinieri di Baiano hanno sequestrato le cartelle cliniche della bimba ,perché ci sarebbero testimonianze che raccontano di abusi subiti dalla bambina nel tempo.
Compatibili anche con alcuni lividi e tumefazioni sul corpo al momento del ricovero.
D’altronde, sul caso, esisteva già un fascicolo aperto alla Procura di Nola, per presunti maltrattamenti e abbandoni da parte dei genitori della piccola.
Gli atti sono stati trasferiti ad Avellino perché la famiglia, originaria del Nolano, si era trasferita a Mugnano del Cardinale, in Irpinia.
È lì che i militari hanno notificato alla donna il sequestro della salma.
Il sospetto degli inquirenti è che la bimba non sia stata curata a dovere e che versasse in stato di abbandono.
Il padre naturale di Maria non aveva mai voluto riconoscerla.
La perizia sul corpo farà luce sulle ipotesi della procura.