Ci sono storie che, anche se non fanno notizia sui principali media, meritano di essere raccontate. Sono quelle storie che parlano di coraggio, perseveranza e voglia di apprendere, indipendentemente dall’età. La storia di Maria Edda Cavuoto, l’ottantenne che sta per laurearsi in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, è una di queste.
A 84 anni, Maria Edda sta per raggiungere l’obiettivo che si era prefissata: diventare avvocato. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere da giovane, Maria Edda ha deciso di intraprendere un nuovo percorso accademico in Giurisprudenza. Una scelta coraggiosa, considerando le difficoltà che spesso incontrano gli studenti in questa disciplina, soprattutto per chi non ha mai avuto a che fare con il diritto.
Ma Maria Edda non si è fatta scoraggiare. Con il suo entusiasmo e la sua passione per i libri, ha affrontato gli studi con impegno e determinazione, dimostrando che non c’è età per apprendere e per tenere allenato il proprio cervello.
La sua tesi di laurea in Diritto Ecclesiastico, intitolata “La libertà di coscienza”, è stata preparata con cura e attenzione. La relatrice Maria d’Arienzo, Ordinaria di Diritto ecclesiastico, Diritti confessionali e Diritto canonico presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo federiciano, ha elogiato il lavoro della laureanda, sottolineando il suo entusiasmo e la sua vivacità.
Nella sua tesi, Maria Edda ha esaminato il concetto di “coscienza” nell’evoluzione del pensiero filosofico e nell’approccio delle neuroscienze, con specifico riguardo alla libertà di coscienza in materia religiosa. Un tema attuale e importante, che dimostra la sua capacità di affrontare argomenti complessi e di analizzare in modo critico le diverse fonti del diritto.
La seduta di laurea è prevista per il prossimo 21 febbraio alle ore 16 presso l’aula A1 della sede di via Marina. La Commissione d’esame sarà presieduta dalla tutor di Maria Edda Cavuoto, la professoressa Maria d’Arienzo.
La storia di Maria Edda è un esempio di come la passione per lo studio e la curiosità intellettuale non conoscano età. È un invito a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a perseguire i propri sogni, indipendentemente dal tempo che passa. Maria Edda dimostra che, come recita un famoso proverbio, “è mai troppo tardi per imparare”.