La perdita di Diego Maradona, il messia del Calcio è un colpo al cuore per i napoletani e per il mondo del calcio in lutto. Ognuno di noi con questa morte ha perso il mito, l’eroe, il campione. Ma non mancano le solite polemiche anche in momenti drammatici e tristi come questi, dove il silenzio potrebbe essere l’amico migliore in queste situazioni soprattutto per la perdita non solo di un personaggio pubblico, ma di un uomo con famiglia.
Dalle 17 circa, quando si è appreso della morte di Maradona, fino a tarda sera tutte le tv nazionali e locali hanno dato ampio risalto alle reazioni e ai ricordi per la scomparsa del più grande calciatore della storia. L’apertura di tutti i tg, interviste a chi lo conosceva bene e speciali con la programmazione che è stata completamente stravolta. Anche Rete4, con Stasera Italia, ha dato precedenza alla morte del Pibe de oro con commenti e interviste ma ha finito con lo scatenare polemiche infinite, soprattutto per l’intervento di uno degli ospiti, ovvero Giampieri Mughini.
Lo scrittore di fede bianconera ha fatto irritare tutti gli innamorati di Maradona, nel giorno del lutto, con parole discutibili: “Diego era sfatto, frantumato, disperato da anni. Le ultime immagini sono immagini raccapriccianti dal punto di vista umano e lo dico con commozione. Ma era un essere sfatto per le sue abitudini e ora lo facciamo diventare un santo, ma no. Un grande atleta sì, ma molto drammatico e contraddittorio. Mettere tutto insieme di Maradona, gesta sportive e vita privata, é di una retorica tutta meridionalista che io da siciliano non condivido”.
Un ex compagno di Maradona ai tempi del Napoli, Alessandro Renica, si scaglia contro Mughini con un post su Facebook: “Chi sei per giudicare un uomo che non hai conosciuto? Porta rispetto”.
Anche i tifosi del Napoli – ancora in lacrime per la morte di Maradona – sui social sparano a zero: “Sono quel tipo di persone che il nostro Diego ha sempre combattuto …schierati con i potenti e sempre pronte a giudicare e reprimere i più deboli il nostro Diego non lo potranno mai capire” o anche: “Che tristezza Mughini ieri a Stasera Italia. Giustamente ieri Maradona si è liberato del cascame, delle mediocrità, del ridicolo per essere solo mito e simbolo”.
Fioccano insulti: “Ricorderemo la tua memoria, come uno che non ha mai fatto niente nella vita, che criticava gli altri per sopravvivere. Non sei nessuno né nella vita privata né in quella professionale. Diego è Dio del Calcio fatto uomo, con i suoi vizi e le sue debolezze”.
L’indignazione è generale “E anche stasera polemica, anche alla sua morte! Che coraggio! Mughini ha superato sè stesso!!” oppure: “Sembravano avvoltoi che si avventano su una preda ormai inerme”.
C’è chi scrive: “Io vorrei sapere perché bisogna giudicare un uomo per la sua vita privata dove ha sbagliato solo contro se stesso!!” e infine: “Chi giudica una persona senza conoscerla veramente e solo un fallito nella vita”.
Anche alla trasmissione La Zanzara, su Radio 24, Giuseppe Cruciani e David Parenzo
commentano la morte di Diego Armando Maradona. Lo fanno con ironia, puntando il dito sulla dipendenza del Pibe de Oro dalla cocaina.
“Non si può piangere un cocainomane”.
Parlando con Parenzo dichiara:
“Mi hai detto prima fuori dalla trasmissione, era anche un cocainomane. Non era un esempio, lo hai detto tu”.
E il collega replica:
“Ho detto semplicemente che è stato un eroe nazionale, ma che fosse un noto cocainomane non lo dico io. Non piangerei mai per un giocatore di pallone”.