Manovra 2026, dal taglio dell’Irpef all’aumento delle pensioni

23 Ottobre 2025 - 8:54

Manovra 2026, dal taglio dell’Irpef all’aumento delle pensioni

Ecco le novità sulla nuova legge di bilancio che è stata trasmessa al Senato. Il testo bollinato inviato mercoledì al Colle è stato autorizzato dal Capo dello Stato alla trasmissione alle Camere. Ci sarà il nuovo

taglio dell’Irpef previsto nella Manovra 2026 oltre 13 milioni di contribuenti riceveranno un aiuto medio di 210 euro. Non solo: l’aumento delle pensioni minime non riguarderà solo gli over 70 e si tradurrà in

12 euro in più rispetto a quest’anno. Sono solo alcune delle novità che emergono dal testo bollinato e dalla relazione tecnica della legge di bilancio, trasmessa mercoledì sera al Senato. La riduzione della seconda

aliquota (dal 35% al 33%) per i redditi da 28mila a 50mila euro si tradurrà in un beneficio medio di circa 210 euro e interesserà 13,6 milioni di contribuenti, di cui 8,2 milioni con reddito prevalente da

lavoro dipendente. Il beneficio sarà “sterilizzato” sopra i 200mila euro. Cambia la misura sugli affitti brevi: la cedolare secca non salirà al 26% – ma resta al 21% – se la casa viene affittata senza intermediazione

immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici. Nella relazione tecnica si stima che il 90% degli immobili assoggettati alla cedolare secca del 21% continuerà ad avvalersi delle piattaforme

anche dopo l’innalzamento al 26%. È previsto un incasso a regime di 102,4 milioni annui dal 2028. Viene anche prorogata per il 2026 la possibilità di incrementare l’ammontare dell’imposta di soggiorno,

fino a 2 euro per notte. L’aumento delle pensioni minime riguarderà i pensionati in condizioni di disagio effettivo e non solo gli over 70: la platea è di circa 1,1 milioni di persone. L’aumento mensile è di 20 euro dal

2026, 12 in più rispetto a quest’anno. Viene prorogata anche l’Ape sociale, che secondo le stime nel 2026 potrebbe riguardare circa 24mila persone. Niente proroga, invece, per Quota 103 e Opzione donna. Arriva la

tassazione ridotta al 5% per gli aumenti contrattuali del 2025 e 2026, ma solo per i lavoratori con redditi inferiori ai 28mila euro. La misura interesserà 3,3 milioni di dipendenti. Vengono poi detassati

straordinari, festivi e lavoro notturno per tutto il 2026 per i dipendenti con redditi fino a 40mila euro. La tassazione sui premi di risultato viene ridotta dal 5% all’1%, con l’aumento del tetto da 3mila a 5mila euro:

la platea è stimata in circa 250mila persone. Sale inoltre da 8 a 10 euro l’importo detassato dei buoni pasto elettronici. Sale da 200mila a 300mila euro la tassa piatta per i “Paperoni” che riportano la loro residenza

fiscale in Italia. Non solo: raddoppia anche la tassa per i loro familiari: passa da 25mila a 50mila euro. Arriva un fondo con 50 milioni di euro per il 2027 e 100 milioni di euro dal 2028 per aumentare il trattamento

accessorio dei dipendenti – non dirigenti – dei Comuni. Aumenti in arrivo per le sigarette: gli incrementi annuali dei prezzi dei singoli pacchetti partono da una media di 15 centesimi nel 2026, per poi passare a circa 25 centesimi a pacchetto per il 2027 e circa 40 dal 2028. Fonte Tgcom24