Manfredi: “Con i fondi del PNRR faremo ripartire la città di Napoli”

21 Ottobre 2021 - 11:21

Manfredi: “Con i fondi del PNRR faremo ripartire la città di Napoli”

“Per quel che riguarda le risorse del Pnrr e
gli investimenti sul sud, i primi bandi ci dicono che purtroppo non si sta ancora rispettando la quota che dobbiamo garantire al Mezzogiorno”. Lo dice il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi,a margine del suo saluto al convegno di Confindustria “Sud e Nord insieme verso l’Europa” in corso questa mattina alla Stazione
Marittima.

L’Europa ha dato queste risorse all’Italia soprattutto per fini di riequilibrio – spiega il nuovo inquilino di Palazzo
San Giacomo -. Da un lato bisogna rivedere quelle che sono le procedure di assegnazione, dall’altro si devono mettere in condizione le amministrazioni meridionali di poter realizzare i progetti e soprattutto le opere”.
“La risposta alla crisi del 2008 è stata
austerità, tagli orizzontali, destrutturazione del sistema della
governance pubblica. Stiamo pagando il prezzo di queste scelte.
Oggi la risposta deve essere diversa e il Pnrr dimostra la scelta
dell’Europa di partire dagli investimenti”. Lo ha spiegato il
sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, intervenendo nel corso del
convegno di Confindustria “Sud e Nord insieme verso l’Europa” in
corso nella Stazione marittima.
Il primo cittadino ha parlato di una necessaria
“ristrutturazione del sistema amministrativo, partendo dalla
competenza, dall’efficienza e da una valutazione dei risultati
basata sugli obiettivi, non sul controllo preventivo. Questo – ha
sottolineato Manfredi – significa dare fiducia al sistema
imprenditoriale, ripartendo da un partenariato pubblico-privato”.
“Per far crescere l’Italia serve che il rapporto tra Nord e
Sud sia di cooperazione. Il Mezzogiorno – ha rilevato il sindaco
di Napoli – deve essere messo nelle condizioni di poter esprimere
il meglio che ha, senza quei pregiudizi che possono essere
ostativi rispetto a una possibilità di sviluppo”. In questo
quadro, la città di Napoli può diventare il “simbolo del cambi di passo del Mezzogiorno”.