Lo scorso 20 aprile, a Timon, una città dello stato brasiliano di Maranhao, una giovane insegnante e suo figlio di 6 anni sono morti dopo essere rimasti
folgorati a causa del malfunzionamento del cavo di alimentazione di una lavatrice. I due si trovavano nella loro casa nel quartiere di Formosa quando
si è verificato l’incidente. I corpi di mamma e figlio sono stati inviati all’obitorio locale mentre è stata aperta un’indagine per stabilire le cause esatte e le
circostanze della loro morte. Secondo gli inquirenti, il bambino è rimasto fulminato dopo aver toccato una ringhiera di ferro che era in contatto con
una prolunga difettosa della lavatrice. La donna non si era accorta che il cavo era usurato e che lasciava scoperto, fuori dalla protezione dell’isolamento in
gomma, un pezzo di filo elettrico. Un portavoce della polizia ha detto: “La prolunga è entrata in contatto con una ringhiera di ferro della casa, che era
elettrificata da un filo scoperto. Il bambino ha toccato la ringhiera ed ha subito una scossa elettrica”. Dopo la tragedia, il tenente Raphaello Carvalho, dei vigili del
fuoco di Timon, ha dato consigli su cosa fare in casi come questo: “Il primo passo è identificare cosa sta succedendo e come sta succedendo. L’obiettivo è cercare
di aiutare e non diventare allo stesso tempo una vittima”, ha detto ai media locali, aggiungendo: “È importante mantenere la calma e cercare di
identificare da dove la persona riceve la corrente: se sono le mani, i piedi… e se è caduto un cavo elettrico, se contribuisce anche una pozza d’acqua, e solo
dopo aver individuato tutto questo bisogna agire”. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, Diana Michelle Machado Santos da Silva, 30 anni, ha
provato a salvare il figlio, Pietro Vinicius Santos de Oliveira, 6 anni, quando si è resa conto che era stato colpito da una scossa elettrica. Ma è rimasta folgorata anche lei. Per loro non c’è stato nulla da fare. Quando i soccorsi sono giunti sul posto per loro non c’è stato nulla da fare. Fonte fanpage.it.