Sabrina Nardella, 38enne di Gaeta è morta giovedì 24 aprile scorso dopo un intervento di liposuzione. La donna lascia due figli di 7 e 13 anni.
Una operazione di chirurgia estetica di routine, eseguita in day hospital presso la Clinica Iatropolis di Caserta, che sarebbe dovuta durare un paio d’ore e
che, invece, è costata la vita alla donna, parrucchiera nel centro storico di Porto Salvo, dove gestiva la “Boutique del Capello” in vicolo Buonomo,
rilevata nel 2019 dopo anni da dipendente. Straziata anche la comunità di Gaeta che si è stretta nel lutto, attorno ai familiari. “Era come una mamma,
socievole, non ho parole”, ha raccontato chi la conosceva ai microfoni del TgR Lazio. Nella clinica negli ultimi anni ci sarebbero stati anche
altri casi giudiziari. Nel marzo del 2010 una donna sarebbe stata colta da choc anafilattico per una operazione al seno e sarebbe rimasta incosciente fino alla
morte avvenuta nel 2024. Il sostituto procuratore Nicola Camerlingo ha aperto un fascicolo di indagine ed ha disposto il sequestro della
cartella clinica. Mentre è stata disposta l’autopsia che sarà eseguita mercoledì 30 aprile nell’obitorio dell’ospedale di Caserta. La famiglia di Sabrina
è distrutta per l’accaduto e chiede che si faccia luce sulla vicenda. Le indagini sono ancora all’inizio e bisognerà aspettare l’esame autoptico per avere
ulteriori elementi che possano chiarire i confini della vicenda. L’apertura dell’inchiesta è un atto dovuto, gli indagati avranno così modo di poter chiarire la propria posizione e nominare i consulenti di parte. Fonte Fanpage.it.