Maltempo, 10 morti in Sicilia, anche 2 bambini. Nuova allerta in 6 regioni

4 Novembre 2018 - 9:36

Maltempo, 10 morti in Sicilia, anche 2 bambini. Nuova allerta in 6 regioni

Maltempo, 10 morti in Sicilia, anche 2 bambini. Nuova allerta in 6 regioni

Dopo il nordest e la Liguria, dove anche oggi resta allerta arancione per il maltempo, è la Sicilia, nelle ultime ore, a essere flagellata dalle piogge che nel palermitano hanno fatto esondare i corsi d’acqua e il bilancio è pesantissimo: 10 le persone che hanno perso la vita, due i dispersi.

Le vittime

Nove delle vittime, e tra queste due bambini di uno e tre anni, si trovavano in una villa situata al confine dei comuni di Altavilla Milicia e Casteldaccia, non distante dall’autostrada Palermo-Catania. L’edificio è stato letteralmente sommerso dall’acqua del fiume Milicia, che ingrossato dalle piogge cadute ieri è uscito dagli argini. L’acqua è rapidamente arrivata al soffitto e le persone che si trovavano all’interno – due famiglie che si erano riunite per trascorrere insieme la serata – sono annegate. In due, un uomo e una bambina, sarebbero riusciti a salvarsi perché erano usciti per andare ad acquistare dei dolci. Una terza persona rimasta fuori dalla casa ha lanciato l’allarme col cellulare aggrappandosi a un albero. Le vittime vivevano a Palermo, Santa Flavia e Bagheria (Palermo).Sono Rachele Giordano, di 1 anno; Francesco Rughò, 3 anni; Federico Giordano, di 15 anni; la madre Stefania Catanzaro, 32 anni e moglie di uno dei tre sopravvissuti, Giuseppe Giordano; il nonno Antonino Giordano, 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni; il figlio Marco Giordano, di 32 anni, e la sorella Monia Giordano, di 40; Nunzia Flamia, 65 anni. Drammatiche anche le testimonianze di alcuni degli abitanti che risiedono vicino alla villetta travolta dall’acqua.

È una tragedia immane», ha detto il sindaco del paese, Giovanni Di Giacinto. Sempre vicino Palermo, a Vicari, è stato trovato morto un uomo, Alessandro Scavone, titolare di un distributore di carburanti, che era a bordo di un’auto investita dall’acqua del fiume San Leonardo. Con lui un amico. I due erano andati a recuperare un giovane rimasto al distributore, che è riuscito a salvarsi lanciandosi dalla vettura. Risulta invece disperso Giuseppe Liotta, 40 anni, medico palermitano che si stava recando nell’ospedale di Corleone per prendere servizio: la sua auto è stata trovata in contrada Raviotta, tra Ficuzza e Corleone, sulla statale 118 interrotta in diversi punti per smottamenti ed allagamenti. Nel zone colpite stanno operando Vigili del fuoco, Carabinieri, Protezione civile e sanitari del 118.

Le altre regioni

Situazione difficile anche ad Agrigento, dove sono state evacuate 50 famiglie per l’esondazione dell’Akragas. Ed è in ginocchio anche il nordest, in particolare nel bellunese in Veneto, ma anche in Trentino e in molte zone del Friuli.
La situazione nelle altre regioni. Il maltempo degli ultimi giorni ha lasciato uno scenario apocalittico nel bellunese. Le dolomiti venete, come hanno constatato nuovamente oggi il governatore Luca Zaia e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli sorvolando la zona, si sono trasformate in una quinta surreale in cui, in mezzo al fango, si continua a lavorare giorno e notte per salvare ciò che resta. Intanto in serata il fiume Akragas, nel quartiere del Villaggio Peruzzo ad Agrigento, è straripato. Più di 50 famiglie sono state evacuate in via precauzionale. In via Apollo, l’acqua è arrivata a circa un metro e mezzo di altezza. Si teme adesso che il corso d’acqua possa scavalcare il ponte Babbaluciaro. Al lavoro – per allontanare le famiglie, alcune delle quali non volevano lasciare la casa, – ci sono i poliziotti della sezione volanti della Questura, la polizia municipale e la Protezione civile.

Tornando al Veneto, il vice premier Mattero Salvini ha anticipato che si stanno «cercando e trovando i primi 200 milioni di euro per aiutare le popolazioni colpite da questi disastri, dal Veneto alla Sicilia». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato Zaia per esprimergli la propria vicinanza e solidarietà, assicurando che seguirà personalmente la vicenda affinché venga avviato rapidamente un piano di interventi per il recupero infrastrutturale, edilizio e ambientale ed evitare il fenomeno della spopolamento delle valli montane. «Ho parlato con il presidente del consiglio Conte che ha detto che in settimana ci saranno già i primi provvedimenti», ha informato Zaia.  (Leggo)