Malore al ristorante per un bicchiere di acqua fredda, morto il famoso fotografo

21 Agosto 2019 - 13:37

Malore al ristorante per un bicchiere di acqua fredda, morto il famoso fotografo

Malore al ristorante per un bicchiere di acqua fredda, morto il famoso fotografo

Il mondo dello sport di Gaeta e del basso Lazio è sotto choc per l’improvvisa morte di Leonardo D’Angelo, noto fotogravo sportivo.

Come riportato dal quotidiano Il Messaggero, il fotografo, 53 anni, è deceduto ieri nel corso della mattinata presso l’Ospedale Dono Svizzero di Formia, dove si trovava dalla sera precedente per via di un malore accusato mentre si trovava a cena in un ristorante. Quello che sembrava un semplice mancamento si è però trasformato in qualcosa di diverso: un arresto cardio-circolatorio dalle conseguenze mortali.

La famiglia, con il sostegno dei due avvocati Lino e Marco Magliuzzi, ha presentato una denuncia al commissariato di Gaeta per comprendere bene quanto accaduto. Secondo il racconto fatto dalla moglie alle forze dell’ordine infatti, il fotografo è stato ricoverato per l’intera nottata per alcuni accertamenti relativi a una sospetta congestione, probabilmente dovuta ad un bicchiere d’acqua troppo fredda.

Subito la corsa a Formia, dove Leonardo è stato sottoposto a una radiografia e ad un’ecografia. Alle 8,30 di ieri mattina l’uomo aveva avvertito forti dolori allo stomaco, al petto e anche alla schiena, dopo aver avuto anche conati di vomito. Intorno alle 10,30 poi, l’arresto cardiaco e la morte, giunta dopo disperati tentativi di salvataggio. Il decesso è stato certificato alle 11,30 e, dopo il confronto con i propri legali, la famiglia ha deciso di sporgere denuncia verso ignoti per omicidio colposo, chiedendo chiarezza su come si siano svolti i fatti e se vi siano responsabilità mediche.

La notizia della terribile scomparsa del fotografo si è subito diffusa con intensi messaggi di cordoglio provenienti da ogni parte. In 40 anni di lavoro, Leonardo D’Angelo ha fotografato il meglio dello sport del basso Lazio: dal calcio alla scherma, dalla vela al mondo del rally e dei motori.

La sua professonalità e il suo talento sono stati apprezzati anche fuori dai confini del territorio per la capacità, davvero unica, di immortalare attimi e immagini, soprattutto in movimento, con importanti pubblicazioni su quotidiani nazionali e internazionali.

È stato inoltre uno dei primi a realizzare servizi digitali nell’area del golfo, con contatti diretti con i mezzi d’informazione e le agenzie di stampa. Lascia la moglie Danila e i due figli Niccolò e Lucrezia, aspirante fotografa. Proprio come papà.

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