Maestro condannato per violenza sessuale su bambini dell’asilo

10 Luglio 2024 - 8:30

Maestro condannato per violenza sessuale su bambini dell’asilo

A marzo 2023 un maestro di religione 35enne, era stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di quattro bimbi, tra i 4 e i 5 anni, in un

asilo. L’uomo nel processo che si è svolto a Milano è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione con il rito abbreviato. Gli abusi sono avvenuti durante

le attività a scuola, e sono stati documentati con delle microcamere. Erano stati gli agenti della Polizia locale, che hanno condotto le indagini

coordinate dalla pm di Milano Rosaria Stagnaro, a collocarle all’interno della scuola. A giudicare il 35enne è stato il gup Angela Minerva. L’indagine era

partita dopo che un’altra maestra aveva iniziato ad avere sospetti sul collega. Un giorno era entrata nell’aula e subito dopo aver aperto la porta, aveva notato un

gesto “inusuale”, come l’ha definito, ossia il docente che allontanava in tutta fretta una bimba da sè. Poi, gli inquirenti hanno collocato le microcamere

nell’aula e si è arrivati all’arresto. L’imputato nei mesi scorsi era passato dal carcere ai domiciliari in una comunità terapeutica e di recente è tornato in carcere,

su decisione del gup, per alcune violazioni. Il gup ha anche condannato l’ex maestro una provvisionale di 10mila euro per ciascun genitore delle vittime

(80mila euro in tutto) e a un risarcimento da definire in sede civile, stabilendo poi nei suoi confronti l’interdizione dai pubblici uffici, il divieto di

avvicinarsi a strutture e luoghi frequentati da minori e il divieto di svolgere lavori a contatto con minori. Per i due anni successivi all’espiazione della pena, il

35enne avrà anche l’obbligo di comunicare i propri spostamenti e la residenza. Le motivazioni della sentenza sono attese entro 60 giorni. Il pm Rosaria Stagnaro,

che ha condotto le indagini, aveva chiesto una condanna a 9 anni di reclusione. Gli avvocati di parte civile, i legali Ilaria Boiano, Teresa Manente,

Rossella Benedetti e Virginia Dascanio hanno sottolineato la “gravità delle condotte e il principio generale dell’assoluta intangibilità dei bambini”.

La perizia psichiatrica, chiesta dalla difesa e disposta dal gip, aveva stabilito che l’imputato non avesse alcun vizio di mente. L’ex insegnante era finito

indagato anche in un altro filone di inchiesta nel quale sono state raccolte segnalazioni e testimonianze di abusi su altri quaranta bambini nelle varie  scuole in cui l’uomo ha insegnato in passato. Fonte tgcom24.