Il Corriere della Sera ha riportato la notizia del ritrovamento del corpo di Pier Attilio Trivulzio, un cronista milanese di 83 anni, in una casa nel quartiere di Sant’Agabio a Novara. Il corpo, ormai mummificato, era stato trovato sul pavimento e sembrava essere lì da almeno sette mesi. Secondo una prima ricostruzione, la morte sarebbe avvenuta per cause naturali e risalirebbe addirittura al mese di agosto.
Nonostante la sua sparizione fosse passata inosservata per così tanto tempo, il giornalista lombardo Marco Pirola ha dato l’allarme dopo aver avvertito la mancanza di notizie da parte di Trivulzio e non aver ottenuto risposta dalle autorità. Trivulzio non aveva figli o parenti prossimi e si era trasferito a Novara solo dopo la sua pensione.
Conosciuto da tutti come “Pat”, Trivulzio era un grande appassionato di auto e aveva un passato da pilota. Aveva collaborato in passato con numerose testate giornalistiche, tra cui L’Espresso, La Notte, Il Giorno e l’Ansa, occupandosi soprattutto di motori.
Pirola, che ha scritto un post sui social per commemorare il suo ex-collega, ha raccontato che Trivulzio era sempre alla ricerca disperata di soldi e dormiva spesso sulle panchine dei parchi o alla stazione. Nonostante ciò, manteneva sempre una dignità assoluta. “C’è dentro tutto quello che mi è rimasto della vita” aveva detto Pirola, riportando le parole di Trivulzio che aveva portato un sacchetto di plastica nel suo ufficio, una volta, già vecchio.