Il M5S ha recentemente depositato una mozione alla Camera dei Deputati, impegnando il governo Meloni a ripristinare il reddito di cittadinanza per 169 famiglie che hanno ricevuto l’sms di sospensione dall’Inps. I deputati pentastellati della commissione Lavoro hanno comunicato questa iniziativa attraverso una nota stampa, sottolineando come il governo non abbia intrapreso alcuna azione per garantire che i servizi sociali gestiti dai Comuni e i Centri per l’impiego fossero in grado di gestire la presa in carico di decine di migliaia di persone.
La mozione si estende oltre il ripristino del reddito di cittadinanza e comprende altre richieste. Essa chiede l’istituzione di un tavolo tecnico con tutti gli attori istituzionali coinvolti per prevedere il potenziamento dei servizi sociali comunali nella prossima legge di Bilancio e completare il Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego. Inoltre, si esprime la necessità di stabilire un’ulteriore proroga per i contratti dei navigator, per sostenere e valorizzare le competenze acquisite nel corso degli anni.
L’accusa del M5S
I deputati del M5s accusano il governo Meloni di aver di fatto abrogato il reddito di cittadinanza e criticano la mancanza di sensibilità e disprezzo verso i percettori di questa misura di sostegno economico. La sospensione del reddito ha colpito principalmente le famiglie considerate “non attivabili al lavoro”, ovvero le fasce più vulnerabili dei beneficiari che meritano tutela.
La comunicazione poco chiara da parte dell’Inps ha creato confusione sia tra coloro che sperano di ricevere il sostegno sociale, sia tra quelli che aspirano al sostegno per l’occupazione, il quale, tuttavia, inizierà con un ritardo di almeno un mese rispetto alla sospensione del reddito di cittadinanza. Questa situazione ha generato incertezza e preoccupazione tra i cittadini coinvolti, che temono di non poter contare su un adeguato supporto economico.
Nella mozione, il partito di Giuseppe Conte fa appello al governo Meloni affinché ripristini l’erogazione del reddito di cittadinanza alle 169mila famiglie interessate, al fine di evitare proteste e possibili episodi di violenza. Inoltre, si chiede di ritardare la sospensione del reddito, poiché attualmente non esiste un’adeguata struttura dei servizi sociali comunali in grado di gestire un così alto numero di persone in situazioni di disagio sociale.
fonte:fanpage
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