Lutto a Mediaset, muore giornalista dopo aver contratto il Coronavirus.

24 Marzo 2020 - 17:58

Lutto a Mediaset, muore giornalista dopo aver contratto il Coronavirus.

Lutto a Mediaset, muore giornalista dopo aver contratto il Coronavirus.

Lutto nel mondo del giornalismo italiano: il coronavirus miete un’altra vittima. È morto Paolo Micai, giornalista ligure che, in questi giorni drammatici per l’Italia stava raccontanto l’emergenza coronavirus.

Paolo Micai aveva 60 anni ed è morto nella mattinata di martedì 24 marzo 2020 nel reparto di malattie infettive del San Martino dopo essere risultato positivo al Covid-19. Erano più o meno quindici giorni che l’uomo era ricoverato in ospedale per l’infezione.

Poi il suo cuore ha smesso di battere. Un lutto atroce, doloroso, che si aggiunge ai tanti lutti cui stiamo assistendo inermi in questi giorni.

Paolo Micai, che per Mediaset aveva seguito tutti i principali avvenimenti genovesi degli ultimi anni, aveva raccontato agli italiani, tra gli altri, il crollo del ponte Morandi e quello della Torre Piloti. Nell’ultimo periodo si era dedicato a diffondere notizie sul coronavirus facendo molte dirette dagli ospedali.

Di recente aveva condiviso sulla sua pagina Facebook un ricordo insieme alla figlia.

“Fin da bambino il mio sogno era diventare un operatore di ripresa – si legge sul suo blog – a soli 12 anni mi regalarono la mia prima cinepresa super8, a seguire una moviola per poter montare le mie ‘preziose’ pellicole. A 17 anni entrai a Telegenova come ‘ragazzo di bottega’, una delle prime televisioni private italiane”.

Paolo Micai inizia la sua carriera da giovanissimo. Poi la sua carriera è tutta un’ascesa.

Inizia il suo percorso a Telegenova come apprendista, poi lavora a Tivuesse, per poi passare a Mediaset, nel 1985. Per tre anni ha anche seguito il giro d’Italia. Un uomo che tutti stimavano e apprezzavano, la cui morte lascia un grande vuoto.

L’Ordine dei Giornalisti della Liguria in una nota ha espresso le sue condoglianze alla moglie e alle figlie, ricordandolo come un “professionista attento e scrupoloso, coraggioso, innamorato del suo lavoro, generoso e disponibile verso i colleghi”.

Dopo la notizia della sua morte, sono stati tantissimi i messaggi che sono apparsi sulla sua pagina Facebook. “Tristissima notizia, oggi abbiamo perso un amico e una grande persona.

Non ho parole”, “Rispetto per chi fino all’ultimo ha fatto il suo dovere rischiando la sua vita per svolgere il servizio essenziale dell’informazione pubblica. Anche tu sei un eroe”. (Caffeina)