Il Consiglio di Sicurezza ONU ha approvato la risoluzione USA per il futuro della Striscia di Gaza, martoriata dopo due anni di assedio.
La risoluzione degli USA chiedeva l’appoggio al piano proposto dall’amministrazione Trump. Di fatto, tale piano consiste nella costituzione di un organo di governo, chiamato Board of Peace, che controllerà le operazioni di una forza internazionale di stabilizzazione. Al momento, i dettagli del piano non sono completamente chiari.
Inizialmente, la risoluzione non prevedeva alcun riferimento a uno stato palestinese. Tuttavia, alla fine, tale riferimento è stato inserito così che Cina e Russia non hanno utilizzato il diritto di veto, ma si sono semplicemente astenute.
In Israele, la politica si è divisa. L’ufficio del primo ministro ha dichiarato: “Crediamo che il piano del presidente Trump, pienamente sostenuto dal Consiglio di sicurezza, porterà alla pace e alla prosperità perché insiste sulla completa smilitarizzazione, sul disarmo e sulla deradicalizzazione di Gaza. Ciò porterà a una maggiore integrazione tra Israele e i suoi vicini, nonché all’espansione degli Accordi di Abramo. La leadership rivoluzionaria del presidente Trump contribuirà a guidare la regione verso la pace e la prosperità e verso un’alleanza duratura con gli Stati Uniti”.
Il ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir si è, invece, fermamente opposto.
Hamas ha criticato l’accordo definendolo pericoloso e volto a sottomettere Gaza all’autorità internazionale.
Il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha commentato: “Mi pare che si vada nella giusta direzione per passare alla fase 2 della pace a Gaza, trasformare veramente il cessate del fuoco in un’azione di pace”.
Fonti: FanPage.it