Il Covid non ferma la nazionale di Mancini, che a Reggio Emilia batte più nettamente di quanto dice il punteggio (2-0) la Polonia di Lewandowski, centra il 21esimo risultato utile consecutivo, e si issa al primo posto in solitario del girone A di Nations League. E meno male che mancavano 20 giocatori della rosa, e lo stesso tecnico Mancini, tra infortuni e bloccati dal Covid. Una gara dominata dalla formazione azzurra, capace di esprimere un bel gioco fatto di palleggi, concentrazione e qualità tecnica. Forse, se si può trovare un difetto, è la mancanza di istinto killer in zona gol, pur avendo in squadra gente come Belotti e Insigne, capaci di doti realizzative. Infatti, dopo varie opportunità svanite per l’ultimo passaggio, a metà primo tempo c’è voluto un rigore realizzato da Jorginho per sbloccare il risultato. Va detto che però l’Italia qualche minuto prima era andata in vantaggio, ma l’arbitro francese Turpin aveva giustamente annullato il gol di Insigne per un fallo di Belotti su Szczęsny. La prima frazione ha visto l’Italia spigliata grazie alla freschezza di Barella, le invenzioni di Insigne e la regia della coppia Jorginho, tornato ai suoi livelli, e Locatelli che ormai sembra un veterano. In difesa facevano buona guardia Acerbi e Bastoni che non facevano innescare Lewandowski. Primo tempo in archivio con l’Italia padrona del gioco. A inizio secondo tempo polacchi più aggressivi con l’ingresso di Zielinski, ma era solo un fuoco di paglia, l’Italia ritrovava subito il bandolo del gioco, e complice una superiorità numerica per l’espulsione di Goralski, realizzava il secondo gol con Berardi subentrato a Bernardeschi, e chiudeva il match. Sul piano individuale tutti gli azzurri hanno meritato ben oltre la sufficienza con citazioni particolari per Jorginho, Insigne e Barella. Ora bisogna completare l’opera, bisogna far risultato, possibilmente pieno, in Bosnia mercoledì prossimo per accedere alla fase finale della competizione europea.
Redazione sport