Lino Banfi censurato per il “porca puttena” nello spot di TimVision

31 Agosto 2021 - 15:33

Lino Banfi censurato per il “porca puttena” nello spot di TimVision

Lino Banfi censurato per il “porca puttena” nello spot di TimVision

Dopo la denuncia presentata dal Moige all’Istituto di disciplina pubblicitaria la Tim avrebbe deciso che il popolare attore non pronuncerà più la sua celebre imprecazione
in dialetto nella versione per le fasce orarie riservate ai minori. Ma la Tim smentisce

La Tim taglia il “porca puttena” dallo spot di Lino Banfi e manda in onda una versione modificata della pubblicità di TimVision. La decisione è stata presa dopo una

denuncia del Movimento italiano genitori (Moige) all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria e al Comitato tv minori, che in un comunicato ora sottolinea la “sensibilità

e disponibilità” dell’azienda.

“Non si tratta di una vittoria di altri se non dei diritti dei minori in tv e sul web, troppo spesso trascurati in sede di programmazione e realizzazione degli spot e dei programmi”,

dichiara da parte sua il Moige. “Quanto accaduto dimostra quanta strada resta da fare, anche se è incoraggiante cominciare finalmente a parlare di diritti dei minori in tv e sul web.

Tali questioni, che ad alcuni osservatori appaiono retrive e passatiste, sono state da tempo recepite dalle istituzioni e anche dalla società civile: basti citare il codice di autoregolamentazione tv e minori, le tante delibere Agcom sul tema, l’attività dell’Osservatorio di Pavia”.

Infine, un riferimento al comico pugliese, che vede il suo intervento tagliato in una delle espressioni più note, ripresa tra l’altro anche dalla nazionale di calcio italiana

grazie all’esultanza di Ciro Immobile  dopo uno dei gol all’Olimpico degli Europei. “Oggetto dell’intervento è stato lo spot Tim, non il suo protagonista”, prosegue il

comunicato del Movimento italiano genitori, “e oggetto della richiesta è stata non la cancellazione dai palinsesti e dal web della clip TimVision ma l’esclusione dal

circuito dei minori, come doveroso in questi casi. Non si è trattato quindi di una richiesta di censura, come erroneamente riportato da alcuni osservatori, né di un qualsiasi attacco o denuncia personale a Lino Banfi, personaggio amatissimo da tutti gli italiani: si è trattato di una semplice richiesta/segnalazione di mostrare agli adulti uno spot adatto agli adulti”.

Con riferimento a quanto dichiarato da Moige in merito allo spot di TimVision con protagonista Lino Banfi, la Tim ha poi precisato “che non risulta nessun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e che pertanto non vi è stata nessuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio”

Anche se pochi minuti fa è arrivata la smentita della Tim Vision…

Lino Banfi censurato per il “porca puttena” nello spot di TimVision

Dopo la denuncia presentata dal Moige all’Istituto di disciplina pubblicitaria la Tim avrebbe deciso che il popolare attore non pronuncerà più la sua celebre imprecazione
in dialetto nella versione per le fasce orarie riservate ai minori. Ma la Tim smentisce

La Tim taglia il “porca puttena” dallo spot di Lino Banfi e manda in onda una versione modificata della pubblicità di TimVision. La decisione è stata presa dopo una

denuncia del Movimento italiano genitori (Moige) all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria e al Comitato tv minori, che in un comunicato ora sottolinea la “sensibilità

e disponibilità” dell’azienda.

“Non si tratta di una vittoria di altri se non dei diritti dei minori in tv e sul web, troppo spesso trascurati in sede di programmazione e realizzazione degli spot e dei programmi”,

dichiara da parte sua il Moige. “Quanto accaduto dimostra quanta strada resta da fare, anche se è incoraggiante cominciare finalmente a parlare di diritti dei minori in tv e sul web.

Tali questioni, che ad alcuni osservatori appaiono retrive e passatiste, sono state da tempo recepite dalle istituzioni e anche dalla società civile: basti citare il codice di autoregolamentazione tv e minori, le tante delibere Agcom sul tema, l’attività dell’Osservatorio di Pavia”.

Infine, un riferimento al comico pugliese, che vede il suo intervento tagliato in una delle espressioni più note, ripresa tra l’altro anche dalla nazionale di calcio italiana

grazie all’esultanza di Ciro Immobile  dopo uno dei gol all’Olimpico degli Europei. “Oggetto dell’intervento è stato lo spot Tim, non il suo protagonista”, prosegue il

comunicato del Movimento italiano genitori, “e oggetto della richiesta è stata non la cancellazione dai palinsesti e dal web della clip TimVision ma l’esclusione dal

circuito dei minori, come doveroso in questi casi. Non si è trattato quindi di una richiesta di censura, come erroneamente riportato da alcuni osservatori, né di un qualsiasi attacco o denuncia personale a Lino Banfi, personaggio amatissimo da tutti gli italiani: si è trattato di una semplice richiesta/segnalazione di mostrare agli adulti uno spot adatto agli adulti”.

Con riferimento a quanto dichiarato da Moige in merito allo spot di TimVision con protagonista Lino Banfi, la Tim ha poi precisato “che non risulta nessun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e che pertanto non vi è stata nessuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio”

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