La senatrice a vita Liliana Segre non sarà presente ad un’iniziativa per il Giorno della Memoria al Memoriale della Shoah di Milano: sarebbe provata dai molti insulti ricevuti ultimamente.
A rendere nota la non partecipazione della Segre è stato il presidente del Memoriale, Roberto Jarach.
La senatrice, infatti, avrebbe ricevuto alcuni insulti sui social dopo aver pubblicizzato un documentario sulla sua storia personale, intitolato “Liliana”. Il figlio di Liliana Segre, Luciano Belli Paci ha infatti affermato che la madre è molto provata e stanca degli insulti ricevuti ultimamente. Queste le sue parole: “Già da un paio di anni abbiamo presentato querele per i casi più eclatanti. Qui è più complicato, perché i sono numeri tali che è anche di difficile gestione. Mia madre è molto stanca, essendo una persona di 94 anni. Proprio per questa stanchezza aveva già deciso di ridurre gli impegni alla celebrazione al Quirinale per il Giorno della Memoria, che quest’anno sarà il 28 gennaio perché il 27 gennaio il presidente Mattarella è in visita ad Auschwitz. Sicuramente mia madre è amareggiata, ma non si fa intimidire”.
Sulla vicenda si è espresso anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, che si è detto molto indignato schierandosi così al fianco della senatrice a vita. Ha così scritto in un post pubblicato su Facebook: “Esprimo sdegno e ferma condanna per i vergognosi insulti antisemiti alla senatrice. A lei e alla sua famiglia giunga la sincera e affettuosa vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica”.
Fonte: tgcom24