Liceo Cantone| “Liberi di Vivere nell’Amore” No alla violenza sulle Donne testimonianza di Barbara Bartolotti

15 Dicembre 2022 - 23:37

Liceo Cantone| “Liberi di Vivere nell’Amore” No alla violenza sulle Donne testimonianza di Barbara Bartolotti

Domani 16 Dicembre ore 16:00

Il Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Salvatore Cantone di Pomigliano D’Arco (NA)

sede di “Pirozzi” via Luraghi

incontrerà

Barbara Bartolotti sopravvissuta a brutali violenze

Pomigliano d’Arco, 15 Dicembre – Il no corale contro la violenza di genere non solo il 25 novembre, ma sempre, in ogni occasione. Da questo postulato, la Prof.ssa Lucia Vecchione docente di

Filosofia e Scienze Umane, è partita per l’organizzazione dell’evento – confronto con Barbara Bartolotti, vittima di violenza e sopravvissuta ad un tentato omicidio e Presidente

dell’Associazione “Liberi di Vivere”. L’iniziativa condivisa con il dirigente Scolastico Prof. Giovanni Russo sarà moderata dalla Prof.ssa Ines Barone Referente della Pace e della Legalità. I protagonisti

di questo appuntamento saranno i giovani allievi del Liceo Cantone in presenza e da remoto, infatti la minuziosa organizzazione ha previsto anche un collegamento da remoto per chi non potesse

partecipare in presenza con l’adesione già di oltre 100 partecipanti. Tanta emozione per accogliere l’attesa ospite – testimonial che ha visto le allieve del liceo di scienze umane impegnate nella

preparazione di un flash mob contro la violenza. Da mesi la Prof.ssa Vecchione ha preparato attraverso letture mirate questo evento, volto alla sensibilizzazione contro la violenza, “la violenza ti

colpisce quando meno te lo aspetti, i ragazzi devono imparare a riconoscerla. Insegnamenti che possono venire solo dalla viva voce di chi, queste violenze le ha subite ed ha avuto la forza di reagire in modo positivo ad un fatto brutto” sottolinea la Prof.ssa Vecchione.

La storia di Barbara Bartolotti

Chi era Barbara ieri, Chi è Barbara oggi:

All’epoca dei fatti il 20 dicembre 2003, Barbara era una bellissima donna palermitana di 29 anni, felicemente sposata con un poliziotto. Il loro progetto di vita, li ha portati ad essere genitori di 2

bambini con un terzo in arrivo. Quel pomeriggio del 20 dicembre di venti anni fa, Barbara riceve una telefonata di un collega che credeva amico, non aveva alcun motivo per rifiutare un incontro tra

colleghi. Ad accoglierla trova invece, calci, pugni, innumerevoli coltellate alla testa, al petto, non pago, l’uomo deciderà di darle fuoco con una tanica di benzina. Miracolosamente scampata alla morte, dalla quale purtroppo, il suo bimbo in grembo non sfuggirà.

Oggi Barbara è una donna nuova, letteralmente risuscitata dalle ceneri di quel fuoco, una donna che ha fatto della sua sofferenza e del suo dolore, il suo punto di forza. Ha fondato un’associazione

no profit: “Libera di vivere”, il cui logo è una farfalla che si libera nel cielo, la sua finalità è aiutare tutte le donne vittime di violenza domestica e non, che non hanno coraggio di denunciare.